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Rapporto ONRE: crescono i Comuni virtuosi

Crescono i Comuni virtuosi italiani che hanno inserito nei propri Regolamenti edilizi, prescrizioni ed obblighi per il raggiungimento di precisi standard di efficienza energetica ed ambientale.

(Rinnovabili.it) – Finalmente è il virtuosismo a caratterizzare l’attività di alcuni Comuni italiani. Sono infatti 1.003 i Municipi che quest’anno hanno modificato i propri regolamenti edilizi introducendo obiettivi di efficienza energetica ed ambientale, per migliorare le prestazioni degli edifici superando la normativa vigente. E’ il rapporto ONRE, l’Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, realizzato dalla collaborazione tra Cresme e Legambiente, a restituirci la fotografia dello stato dell’arte del panorama edilizio italiano e dei relativi provvedimenti nazionali e regionali in materia di innovazione energetica ed ambientale.

Presentato oggi a Milano, il Rapporto è giunto alla sua quinta edizione, registrando nel corso degli anni un positivo e costante aumento delle attenzioni riservate ai temi dell’efficienza. Oltre a registrare un netto aumento del numero di regolamenti sostenibili rispetto agli anni passati (il 42,3% in più rispetto al 2010 e l’80% rispetto al 2009), il rapporto ha permesso di rilevare anche un aumento dei temi affrontati tra i quali l’isolamento termico, i tetti verdi, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica degli impianti, l’orientamento e la schermatura degli edifici, i materiali da costruzioni locali e riciclabili, il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, l’isolamento acustico, la permeabilità dei suoli e l’effetto isola di calore, le prestazioni dei serramenti, la contabilizzazione del calore, la certificazione energetica, le pompe di calore e le caldaie a condensazione, la ventilazione meccanica controllata.

 

“I regolamenti edilizi comunali – ha spiegato Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente – si stanno dimostrando un’ottima chiave di lettura per raccontare l’evoluzione verso l’edilizia sostenibile e strumenti preziosi per accompagnare l’innovazione in corso, per una corretta progettazione e per la realizzazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico. I risultati – ha aggiunto Zanchini – dimostrano che l’innovazione sta andando avanti e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall’Unione Europea sta producendo buoni risultati. Ora occorre, però, una regia nazionale che consenta di superare le troppe contraddizioni del quadro normativo italiano e i ritardi nel recepimento della normativa europea di riferimento, per raggiungere gli obiettivi fissati al 2021 quando tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento che, in ogni caso, dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. E’ indispensabile anche una strategia per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, dando certezze per le detrazioni del 55% che terminerebbero a giugno e legando gli incentivi ai risultati raggiunti in termini di riduzione dei consumi energetici, aiutando così concretamente le famiglie”.

 

I COMUNI VIRTUOSI Nonostante il numero sia in aumento, i Comuni virtuosi tendono ancora oggi a concentrarsi nelle aree del centro nord, dove è la provincia di Milano a guidare la classifica (con 318 Comuni), seguita da Toscana (133) ed Emilia-Romagna (con 127). Quest’ultima in particolare, ha deciso di anticipare l’obbligo di sviluppo delle energie rinnovabili previsto dal Decreto 28/2011 inglobandone una percentuale nella produzione del fabbisogno per riscaldamento, raffrescamento ed elettricità.

Le Province autonome di Trento e Bolzano rappresentano anche in questo caso un’eccellenza, avendo esteso l’obbligo di costruire edifici a bassi consumo (almeno Classe B) a tutte le nuove costruzioni. Con l’entrata in vigore della Direttiva europea 2010/31/UE circa un anno fa, l’importanza dell’efficientamento del parco edilizio, è diventato un obiettivo fondamentale e prioritario per tutti gli STati membri dell’UE. Partendo da questi presupposti, il Rapporto ONRE, si rivela essere un elemento d’indagine di grande importanza strategica, indispensabile per fare i punto della situazione a livello nazionale.

Come anticipato, i temi e gli interventi indagati dal Rapporto sono numerosi:

 

  • Isolamento termico, indagato da almeno un Comune per Regione, con un totale di 781 regolamenti edilizi che prevedono il rispetto di precisi parametri di riferimento;
  • Tetti verdi, anche se ancora poco diffusa la pratica del verde pensile riguarda oggi 328 Comuni, che promuovono e incentivano la realizzazione di coperture verdi per migliorare l’isolamento termico delle costruzioni;
  • Serramenti, assieme alla coibentazione dell’involucro questi elementi sono fondamentali per garantire il raggiungimento dell’adeguato benessere termico indoor, con 439 regolamenti edilizi che ne prevedono specifici parametri di tras,ittanza ed incentivazione.
  • Isolamento acustico, sono 220 i Comuni che prevedono un limite preciso alle emissioni acustiche, ai quali si aggiungono altre 45 municipalità dove il raggiungimento di determinati livelli è addirittura incentivato;
  • Schermature e orientamento, in 324 regolamenti edilizi il particolare orientamento e l’ombreggiatura delle pareti vetrate è obbligatoria, mentre sono in totale 457 i Comuni che ne affrontano comunque l’argomento a livello legislativo regionale;
  • Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore, punto fondamentale per impedire il surriscaldamento delle aree urbane e fenomeni di allagamento. Sono 212 i Comuno che hanno inserito questi due obiettivi nei loro regolamenti, diminuendo di conseguenza anche le esigenze di raffrescamento estivo;
  • Materiali da costruzione locali e riciclabili, 446 sono i Comuni i cui regolamenti edilizi prendono in considerazione l’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 50 vengono proposti incentivi per realizzare edifici con materiali naturali e riciclati;
  • Utilizzo fonti rinnovabili, questo punto potrebbe essere considerato ormai il cavallo di battaglia di tutti i Regolamenti edilizi, tra i quali ben 856 prevedono l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici;
  • Risparmio idrico, sono 570 i Comuni che inseriscono questo tema nei propri Regolamenti Edilizi, di cui 505 prevedono l’obbligo, 15 incentivi ed i restanti 50 fanno semplice promozione;
  • Recupero acque meteoriche,  nonostante possa sembrare meno rilevante, il tema del recupero delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi è affrontato da 556 Comuni, in 449 di questi è un requisito obbligatorio
  • Recupero acque grigie, questo tema è presente in 199 Regolamenti ed in 39 se ne fa un requisito cogente sia nel caso di nuova costruzione sia in quello di ristrutturazioni importanti;
  • Pompe di calore e caldaie a condensazione, sono 22 i Comuni in cui si obbliga l’installazione di pompe di calore (in alternativa alle fonti rinnovabili) in 165 si fa promozione, mentre in 17 Comuni sono previsti incentivi;
  • Contabilizzazione individuale del calore, sono 251 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 208 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore;
  • Ventilazione meccanica, l’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 345 Comuni. L’obbligo è presente in 105 Regolamenti Edilizi, mentre in 30 casi il requisito è incentivato;
  • Teleriscaldamento, in 200 Comuni viene espressamente richiesto nei Regolamenti Edilizi di utilizzare la rete di teleriscaldamento qualora presente ad una distanza inferiore ai 1.000 metri. In 9 Comuni sono previsti incentivi;
  • Certificazione energetica: 441 Comuni sottolineano nel proprio Regolamento l’obbligatorietà della certificazione energetica per gli edifici. Sono 38 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere almeno la classe B. Sono in tutto 84 i Comuni che incentivano poi i “salti” di classe energetica, ossia il passaggio delle prestazioni energetico-ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente

 

Quest’anno il Rapporto ONRE ha inoltre visto la partecipazione di alcuni importanti partner della filiera delle costruzioni, quali  Assotermica, Consiglio nazionale degli architetti, Federlegnoarredo, PVC Forum, Uncsaal.