Cresce la qualità dell'edilizia scolastica italiana, triplicati in 3 anni gli impianti fotovoltaici installati. Divario preoccupante tra Nord e Sud
L’analisi sulla qualità dell’edilizia scolastica è presentata da Tuttoscuola sulla base dei dati pubblicati dal Miur
(Rinnovabili.it) – C’è un leggero miglioramento nella qualità dell’edilizia scolastica del nostro Paese rispetto a tre anni fa. A confermare il trend positivo è l’indagine condotta da Tuttoscuola sulla base dei dati resi noti dal Ministero dell’Istruzione tramite il portale dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Con un report specifico “Accorgimenti per la riduzione dei consumi di energia (dall’a.s. 2020-2021)“, il Miur punta i riflettori su quanto fatto dalle scuole per migliorare le proprie prestazioni. Purtroppo si conferma anche il divario territoriale che vede Sud e Isole molto lontani dal Nord in termini di efficienza.
Tre edifici su 10 attivano accorgimenti virtuosi
Dei 40.199 edifici presenti sul territorio nazionale nell’anno scolastico 2020-2021, il 5,6% ovvero 2.425 strutture, ha installato impianti fotovoltaici. Un range triplicato rispetto a tre anni fa (2017.2018) quando il fotovoltaico era presente solo nel 2% delle strutture (860 scuole).
La qualità dell’edilizia scolastica sembra aver avuto leggeri miglioramenti anche nel campo della riduzione passiva dei consumi energetici. Rispetto a tre anni fa sono aumentate le scuole che hanno installato vetri e serramenti doppi. Di fatto siamo arrivati a 2 edifici su 5, circa il 40%, delle strutture.
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Anche l’isolamento della copertura cresce, sfiorando il 24% del totale, ma con una crescita più contenuta rispetto al triennio precedentemente analizzato. Lo stesso vale per l’isolamento delle pareti esterne, cresciuto di tre punti percentuale e arrivato al 14,5%. Siamo ancora molto lontani della zoonizzazione degli impianti termici, intervento preso in considerazione solo dal 34,9%. Percentuale pressochè uguale a prima.
Divario territoriale preoccupante
Così come migliora, anche se molto lentamente, la qualità dell’edilizia scolastica a livello nazionale, scendendo di scala si notano preoccupanti divari territoriali.
A tirare la classifica è il Nord dove circa il 66-69% delle scuole ha messo in atto accorgimenti virtuosi per ridurre i consumi. Situazione ben diversa per Isole e Centro Sud, dove la percentuale non raggiunge la media nazionale. Mentre in Veneto quasi 8 edifici su 10 (79,1%) ha avviato processi di riduzione dei consumi energetici, in Calabria gli interventi riguardano poco più di 2 edifici su 10 (23,7%).