Un Piano in dieci punti per rispondere alla richiesta abitativa, attraverso l'housing sociale, la qualità della vita, l'efficienza energetica, il riassetto urbano e la sicurezza.
“Il Patto – ha esordito il presidente Formigoni – rappresenta un sistema integrato di interventi che interessano quello che può essere considerato uno dei pilastri del welfare, messo a dura prova dalla difficile congiuntura economica: il tema della casa. Nasce da un confronto ampio, allargato a tutto il territorio lombardo. Un approccio nuovo, che invita a una maggior responsabilizzazione di ciascuno e rende possibile una moltiplicazione delle risorse grazie anche al lancio di strumenti come il Fondo immobiliare, che vanta già una dotazione di oltre 200 milioni di euro”.
I dieci punti del Patto della Casa
Partendo dalle esigenze dei cittadini, il Patto si articola in dieci punti che vorrebbero rispondere alle richieste della comunità, adeguandosi alla qualità progettuale contemporanea e garantendo elevate prestazioni:
- Welfare abitativo;
- Edilizia Pubblica – il Patto per la casa prevede la costruzione di 6.000 nuovi alloggi in social housing entro il 2015 e la riqualificazione di oltre 4.000 residenze entro il 2013, utilizzando i 340 mln di euro già disponibili dal programma Prerp, ai quali si aggiungono i 54 mln stanziati dallo Stato per il Piano di edilizia abitativa nazionale;
- Riqualificazione di aree urbane – Sempre nelle intenzioni del Piano, anche il riassetto urbanistico di interi quartieri, per garantire qualità della vita, sicurezza e sostenibilità, favorendo la costruzione di situazioni di mix abitativo, evitando le pericolose situazioni della zoonizzazione;
- Fondo immobiliare – modificando le forme di agevolazione e raddoppiando i finanziamenti disponibili per il Fondo Immobiliare, che passerà dai 220 mln attuali a 400 mln.
- Fondo Risparmio energetico – 30 mln di euro provenienti dalla Regione, serviranno a garantire la qualità edilizia e ridurre i costi energetici per gestori ed utenti;
- Sistema di accreditamento;
- Sportello casa – Per la buona riuscita di tutti i punti del Patto, sarà indispensabile diffondere al meglio le informazioni a disposizione dei cittadini, per rendere capillare la trasformazione;
- Leve Urbanistiche – per favorire la ripresa del settore edilizio il Patto prevede l’incentivazione degli interventi di edilizia sociale, favorendo tutti i comuni che nel nuovo PGT, si impegnino a garantire interventi di social housing;
- Diffusione di esperienze – la creazione di un rete virtuale tra tutti i soggetti interessati permetterà di diffondere i progetti migliori e renderli disponibili per altre esperienze dello stesso tipo;
- Sicurezza – Problemi sociali e sicurezza sono i punti più importanti del Patto della Casa, che prevederà la creazione di diversi piani per le emergenze, la manutenzione e l’integrazione sociale.
L’assessore Zambetti ha poi illustrato i contenuti dell’Intesa, sottolineando anzitutto come l’obiettivo dell’agire istituzionale deve partire “da un’attenzione ferma e rigorosa ai bisogni della gente”. “Il Patto – ha spiegato – individua nuove e più efficaci linee d’azione attraverso cui rispondere alle differenziate e specifiche esigenze abitative dei cittadini e vuole avere l’ambizione di rappresentare anche il contributo lombardo allo sviluppo di politiche nazionali per l’abitare”.