Rinnovabili • proroga-superbonus Rinnovabili • proroga-superbonus

Proroga superbonus per unifamiliari, il Governo dice forse

La possibile proroga al superbonus per le villette potrebbe cancellare la data del 30 giugno entro la quale completare il 30% dei lavori se si vuole accedere alle detrazioni del 110%

proroga-superbonus
Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

La proroga al Superbonus villette potrebbe arrivare dopo il DEF

(Rinnovabili.it) – Si intravede uno spiraglio di speranza nella proroga del Superbonus alle unifamiliari da parte del Governo. Per la precisione si tratterebbe di posticipare la scadenza del 30% del SAL fissata al 30 giugno 2022.

La notizia arriva direttamente dalle parole del sottosegretario al Mef Federico Freni, in risposta all’interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanze.

Sono in corso presso i competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati approfondimenti istruttori per valutare una proroga del termine del 30 giugno 2022 per l’espletamento degli interventi sulle unità immobiliari unifamiliari”, risponde Freni.

Troppo poco tempo per raggiungere il 30% dei lavori

Il dubbio sollevato durante l’interrogazione dal leghista Alberto Luigi Gusmeroli, riflette il pensiero di molti gruppi parlamentari. La confusione innescata dai cambiamenti alla cessione del credito ed il caro materiali ed energia, hanno rallentato se non addirittura bloccato alcuni lavori. Arrivare a completare almeno il 30% dei lavori di ristrutturazione entro giugno, per poter usufruire della detrazione, potrebbe essere molto difficile. Da qui la proroga al Superbonus per le villette più volte chiesta anche al Senato in approvazione del Sostegni Ter.

Leggi anche Manovra, Superbonus 110%: niente tetto ISEE per le villette

Possibile proroga, ma quando

Molte le indiscrezioni sulle modalità con cui potrebbe arrivare la proroga al superbonus per le villette. Secondo il Sole24Ore gli oneri da sborsare per questo eventuale spostamento di data si aggirano tra i 400 ed i 500 milioni di euro. Cifre al momento non messe a budget, ma che potrebbero farsi spazio dopo l’approvazione del Def, Documento di Economia e Finanza, atteso per fine mese. I tempi sono molto stretti. Se la misura “sarà inserita nel primo provvedimento utile dopo l’approvazione del Def”, come sostengono i deputati della Lega, i cittadini e le imprese impegnate nei lavori, dovranno attendere col fiato sospeso fino a maggio.