De Nuccio, Presidente CNDCEC: “Salvare gli esodati del Superbonus e rimodulare la misura rendendola strutturale”
(Rinnovabili.it) – Si alla proroga Superbonus 110 per le villette fino al 30 giugno per consentire ai proprietari di ultimare i lavori. Dopodiché la stagione dei bonus al 110% si chiuderà per sempre, a favore di una soluzione “più sostenibile”. “120 miliardi di minori incassi spalmati fino al 2026” perché una misura che “cuba 60 miliardi l’anno, semplicemente non è sostenibile anche a voler considerare i ritorni in termini di indotto”. Queste le affermazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenuto al Convegno “I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione” organizzato a Roma da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordini dei commercialisti di Roma.
Bonus che si ripagano da soli al 52%? Spalletta: “Conteggi inesatti”
E’ un no perentorio dunque alla proroga del Superbonus 110, quello arrivato dal Ministro Giorgetti, supportato dalle precisazioni di Giovanni Spalletta, Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF. Il Direttore ha smentito i conteggi effettuati dalle ultime ricerche condotte dalle associazioni di settore (Centro Studi CNI e Nomisma), secondo le quali i bonus edilizi ed il Superbonus si siano ripagati per la metà (52%) grazie all’aumento del gettito fiscale. Il modello computazionale adottato dal Dipartimento parla invece di una percentuale del 24% dei costi. Ovvero sui 67,1 mld di costo totale della misura fino ad ora, il 110 si autofinanzia per 16,1 mld, rimanendo “una misura finanziaria in deficit”.
Crediti incagliati, sì a compensazione con contributi previdenziali
“Il Superbonus è stata una misura cruciale per il rilancio dell’economia nazionale nel periodo dell’emergenza sanitaria, ma è stata anche, probabilmente, la più “truffata” della storia della nostra Repubblica”, ha sottolineato Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti. “Il suo blocco è stato indispensabile presupposto a tutela dei conti pubblici per il 2023, ma ora va trovata una soluzione-ponte per la lunga lista dei cosiddetti “esodati” dalle opzioni, cioè coloro che, alla data del 16 febbraio, sono rimasti a metà del guado”. “Occorre evitare di chiudere la porta in faccia a coloro che hanno operato nell’ambito di una sostanziale correttezza nonché di punire eccessivamente chi i lavori li ha fatti davvero, pur commettendo qualche errore meramente formale o documentale”, ha aggiunto.
Potrebbe però trovare soluzione la compensazione dei crediti incagliati in un emendamento al ddl di conversione del Decreto Cessione Superbonus n.11/2023. Ad affermarlo è il Sole24Ore citato dalla pagina twitter del relatore stesso del Decreto Legge, l’on. Andrea de Bertoldi. La compensazione dei bonus allo studio potrebbe avvenire con i contributi previdenziali sbloccando così i crediti incagliati ed ampliando la capacità fiscale.
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Molto più fredda è invece la reazione del titolare del MEF nei confronti della proposta di Abi ed Ance di concedere a banche di compensazione con gli F24 dei clienti i crediti del Superbonus. Secondo Giorgetti le banche e le assicurazioni avrebbero ancor a disposizione spazio sufficiente per acquistare crediti.
Edilizia libera e Sconto in fattura
I dubbi sulla proroga del Superbonus 110 viaggia di pari passo con il blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito imposto dal Dl 11/2023. Le rassicurazioni anche in questo caso arrivano dal relatore De Bertoldi. La soluzione per tutelare i lavori di edilizia libera, come la sostituzione delle caldaie, infissi o le pompe di calore, concordati da tempo, ma non ancora materialmente partiti il 16 febbraio (inizio del blocco) potrebbe essere quella di fare riferimento alla data del bonifico o alle autocertificazioni delle parti sulla data della stipula del contratto.
Accordo del Governo sulla proroga 110 per cento villette
Come preannunciato il Governo avrebbe raggiunto un accordo sulla proroga del Superbonus 110 delle unifamiliari e unità indipendenti. L’ipotesi potrebbe essere quella di estendere dal 31 marzo al 30 giugno la scadenza entro la quale effettuare i bonifici al 110%.