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Il caso “proroga al Superbonus”: spunta in Manovra, ma il MEF smentisce

Uno dei relatori della Manovra propone un SAL straordinario come proroga al Superbonus dei condomini a buon punto con i lavori. Ma poche ore dopo il MEF dirama una nota nella quale smentisce qualsiasi ipotesi

proroga al Superbonus
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Il Sal straordinario ipotizzato permetterebbe di liquidare tutte le spese del 2023 senza vincoli di percentuali minime

(Rinnovabili.it) – Si è trasformato in una commedia, al limite della farse, il balletto della proroga al Superbonus, che nelle ultime 24 ore ha raggiunto l’apice del caos.

Ad innescare la discussione è la dichiarazione del relatore della Manovra, il senatore Guido Liris (FdI), su un possibile SAL straordinario per il Superbonus condomini da inserire in Legge di Bilancio e destinato ad allungare i tempi per concludere gli interventi già avviati.

Ricordiamo che al 31 dicembre 2023, il Superbonus cesserà di esistere nella sua forma conosciuta al 90% e al 110%, scendendo ad un’aliquota del 70%. Questo decalage mette a rischio quei cantieri condominiale già a buon punto con i lavori, ma che hanno subito ritardi a causa delle continua modifiche normative e del caro materiali.

Sal straordinario o proroga di qualche mese

La proposta ventilata dal senatore Liris è quella di un emendamento contenente la possibilità di effettuare uno Stato di Avanzamento Lavori Straordinario. Le cessioni del credito e lo sconto in fattura del Superbonus sono strutturati per procedere in base all’emissioni di singoli Sal, che devono però riferirsi almeno al 30% dei lavori. Il problema è proprio questo: è molto probabile che una quota dei lavori pagati nel 2023, non potranno essere inseriti nel Sal di fine anno perchè non si è raggiunto il livello di percentuale minima previsto a norma di legge.

L’ipotesi è dunque quella di un SAL Straordinario senza vincoli di importo minimo, destinato a coprire gran parte dei lavori già pagati dai condomini in questo 2023.

Ma il MEF smentisce qualsiasi ipotesi

Poco dopo la diffusione sui principali organi di stampa di questa ipotesi, è il MEF a prendere la parola, diramando una nota di poche righe, ma molto esplicite: “qualsiasi ipotesi di proroga al Superbonus circolata in queste ore” è esclusa e smentita.

Lo stesso Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, conferma la determinazione ad andare con i piedi di piombo. “Sul tema Superbonus stiamo ancora discutendo”, sottolinea confermando l’enorme costo (130 miliardi di euro) che la misura ha avuto sulle casse dello Stato. A questo punto si dovrà attendere l’arrivo della Legge di Bilancio 2024 in Aula al Senato, prevista tra il 18 ed il 20 dicembre.