(Rinnovabili.it) – Superbonus, ecobonus, sismabonus, incentivi per le facciate, per gli elettrodomestici o per il verde, sicuramente quello che accomuna quasi tutti i bonus edilizi è la confusione normativa.
Ancor meno aiutano le continue modifiche in corso d’opera che il più delle volte scatenano panico anticipato ancor prima che i decreti siano effettivamente usciti. Per mettere ordine nel caos delle normative, un drappello di senatori ha proposto a Palazzo Madama la predisposizione di un Testo Unico per i bonus edilizi che “apporterebbe una notevole semplificazione nel sistema delle fonti normative con il passaggio da una pluralità di fonti ad un’unica fonte, garantendo la certezza del diritto”.
L’interrogazione è stata sottoposta ai Ministri della Transizione Ecologica, dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili da parte di alcuni senatori tra i quali Lanzi, Santangelo, Pavanelli, Romano la scorsa settimana.
Troppe leggi e troppo frammentate
“Il carattere frammentario, caotico e scoordinato della produzione legislativa italiana degli ultimi anni ha provocato un’elevata stratificazione normativa generando incertezze applicative non solo tra i cittadini, ma anche tra gli addetti ai lavori”, si legge nel testo.
Dal 2006 ad oggi è stato un susseguirsi di aggiornamenti legislativi legati ai Bonus edilizi con diverse norme in vigore elencate nello specifico nell’intervento al Senato:
- commi 344-347 dell’articolo 1 della legge n. 296 del 2006;
- comma 88 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 2015;
- articoli 14 e 16 del decreto-legge n. 63 del 2013;
- comma 220 dell’articolo 1 della legge n. 160 del 2019;
- articoli 119e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020.
“A tali norme si aggiungono anche le ulteriori fonti giuridiche di livello secondario nonché le fonti di “soft law” che di recente, proprio a causa delle incertezze applicative e interpretative, assumono un ruolo sempre più centrale”, proseguono i senatori.
Con la prossima legge di Bilancio 2022 il panorama andrà ulteriormente a complicarsi portando alla luce le proroghe ai bonus e tutta la relativa documentazione allegata per assicurare la fattibilità degli interventi.
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Proprio a causa di questo bagaglio normativo, per lo stesso intervento spesso il tecnico è costretto a dover effettuare più lavori ciascuno riferito ad una disciplina diversa.
“Si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non intendano, al fine di garantire la certezza del diritto e procedere al riordino e alla semplificazione della normativa relativa ai bonus edilizi, adoperarsi per la predisposizione di un testo unico, da sottoporre all’esame del Parlamento, che unisca tutte le fonti legislative attualmente in vigore”, conclude il testo.