Grazie alla progettazione passiva dell'involucro Vertikal Nydalen elimina completamente l'uso di soluzioni di ventilazioni meccaniche
Il “ritorno al futuro” delle soluzioni energetiche. E’ questo lo slogan con cui il team di Snøhetta descrive il complesso ad energia e consumo netto pari a zero Vertikal Nydalen, appena inaugurato ad Oslo. Il perchè è facile da immaginare: l’edificio è il primo della Norvegia con “soluzione triplo zero” sia per gli uffici che per gli appartamenti ovvero, zero acquisto di energia per il riscaldamento, zero per il raffrescamento e zero per la ventilazione.
La struttura ad uso misto sorge nell’ex area industriale del distretto Nydalen, a pochi passi dal fiume Akerselva, ed apre la strada ad un importante intervento di riqualificazione urbana che eliminerà completamente dall’area circostante la viabilità a motore.
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Pozzi geotermici e fotovoltaico per la massima efficienza
L’azzeramento dei consumi di Vertikal Nydalen è reso possibile dai pozzi geotermici, combinati con pannelli fotovoltaici e un sistema a basso consumo energetico per il riscaldamento, il raffrescamento e la ventilazione. Il progetto è riuscito a ridurre complessivamente di oltre il 50% le emissioni di CO2 derivate dai materiali, trasporti ed energia rispetto ad un edificio tradizionale con dimensioni simili.
L’edificio sfrutta la geotermia a bassa entalpia, mentre i pannelli solari sul tetto alimentano la pompa di calore che controlla il sistema di riscaldamento e raffreddamento. Le pareti in cemento assorbono il calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte, contribuendo a mantenere la temperatura stabile nell’edificio.
La magia dell’Architettura passiva
Ma è il design del Vertikal Nydalen a giocare un ruolo determinante nella gestione passiva dei consumi. Il volume è progettato per creare differenze di pressione che consentono all’aria di muoversi attraverso i locali senza ventilatori meccanici. L’aria entra attraverso le valvole, o finestre, nella facciata, che si aprono e si chiudono secondo necessità. Quando due finestre si aprono su lati diversi dell’edificio, la differenza di pressione costringe l’aria a circolare attraverso i locali senza l’uso di ventilatori, generando un ricircolo naturale d’aria.
Dato che i sistemi di ventilazione tradizionali negli edifici per uffici richiedono spesso un soffitto ribassato, questa soluzione naturale senza condotti e ventilatori consente di risparmiare molto spazio, reimpiegato invece per massimizzare la luce naturale migliorando significativamente la qualità degli spazi interni.
La facciata è rivestita in legno di pino trattato termicamente che crea un effetto tattile e caldo, che nel corso degli anni cambierà gradualmente colore. “La facciata in legno ha un basso impatto di CO2 e cambierà dal marrone al grigio con l’invecchiamento. Abbiamo scelto il legno perché volevamo qualcosa di più caldo rispetto alla tradizionale facciata di un ufficio. Il legno è un materiale naturale e materico con un’estetica familiare e un legame con la natura”, ha sottolineato l’arch.Anne Cecilie Haug, senior e responsabile del progetto.
Attenzione alla biodiversità ed alla provenienza dei materiali
In copertura trovano posto, sotto ai pannelli fotovoltaici, due terrazze che verranno piantumate secondo le indicazioni di un ecologo specializzato, favorendo la biodiversità autoctona per creare un microhabitat adatto a specie in pericolo o vulnerabili.
L’ecologia e la sostenibilità del progetto di Snøhetta per Vertikal Nydalen si spinge fino all’attenzione all’arredo interno: tutti i materiali devono provenire da fornitori locali e fortemente legati alla sostenibilità sociale. L’edificio è un progetto pilota FutureBuilt certificato secondo BREEAM NOR (Building Research establishment Environmental Assessment Method), con il livello Eccellente per la zona uffici e Molto Buono negli appartamenti.