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Urban Oasis, la riforestazione urbana di Boeri si aggiudica Bratislava

Lo studio Stefano Boeri Architetti si è aggiudicato la vittoria per il concorso finalizzato alla riqualificazione di Chalupkova. Urban Oasi trasforma un ex quartiere abbandonato e a destinazione industriale, in una foresta urbana

Urban Oasis
Urban Oasis – credits Stefano Boeri

Urban Oasis ha sbaragliato la concorrenza degli 83 studi di progettazione intervenuti al concorso

E’ il team di Stefano Boeri Architetti ad essersi aggiudicato la vittoria per il masterplan che riqualifica una vasta zona industriale di Bratislava. Urban Oasis, questo il titolo con cui è stato ribattezzato il progetto di Chalupkova promosso da Penta Real Estate e che darà esito ad un grande parco pubblico circondato da una torre e quattro edifici residenziali.

Come in molti progetti di Boeri, sarà il verde a disegnare gli spazi, sia come verde pubblico che inserito sulle terrazze ed i tetti verdi. 

Un nuovo centro urbano per la città

Urban Oasis
Urban Oasis – credits Stefano Boeri

La riqualificazione urbana di quest’area di Bratislava era ormai indispensabile. Proprio in relazione alla presenza di diverse realtà produttive, industriali e fabbriche, Chalupkova era stato fortemente bersagliato dai raid aerei durante la Seconda guerra mondiale e, nel tempo, è stato parzialmente abbandonato, nonostante la sua vicinanza al centro storico e al Danubio. Il progetto Urban Oasis riqualifica l’area attraverso un sistema di spazi residenziali, aree verdi e funzioni pubbliche con l’obiettivo di definire un nuovo nucleo per la città. Il design di Boeri ha sbaragliato la concorrenza degli altri 83 team presenti al concorso tra i quali MAD, Bjarke Ingels Group, MVRDV, aggiudicandosi la vittoria per il mix di servizi offerti dal futuro quartiere dove il verde urbano sarà un elemento predominante. 

Il nuovo insediamento conterrà 1.300 appartamenti inseriti in ambienti ampi che massimizzano l’ingresso della luce naturale. In questo modo, il progetto libera spazio per terrazze pubbliche e private, pensate come spazi ricreativi e di coinvolgimento della comunità. La torre sorgerà in un punto focale rispetto all’asse principale del masterplan e dell’intero quartiere con una vista unica sulla città.  Le logge inserite nelle facciate rivolte sulle strade più trafficate ridurranno l’impatto dell’inquinamento acustico degli spazi residenziali; mentre i balconi animano le facciate interne, ovvero più protette sia dai suoni che dall’elevata ventosità.

Il parco si collega infatti direttamente ad un anello verde che diventa un filtro tra le residenze e la strada. Urban Oasis porterà la forestazione urbana direttamente negli edifici, grazie a coperture vegetali e tetti verdi. In questo modo, “il progetto cerca di massimizzare la presenza della natura vivente, implementare la biodiversità locale e ottimizzare i benefici ecosistemici del verde urbano in connessione con gli altri spazi verdi della città”.

Percorsi pubblici e smart mobility

Guardando al futuro decarbonizzato, il progetto Urban Oasis di Boeri introduce una serie di elementi utili a supportare la mobilità sostenibile. Piste ciclabili, percorsi pedonali, mezzi in sharing e colonnine di ricarica per le auto elettriche, riducono l’impatto che la mobilità “fossile” potrebbe avere sulla città. 

Efficienza energetica 

Con la stessa attenzione alla mitigazione dell’impatto ambientale del quartiere, i pannelli solari occupano una superficie di circa 4.600mq sui tetti degli edifici per contribuire al fabbisogno energetico del quartiere attraverso la produzione di energia rinnovabile

Urban Oasis prevede inoltre sistemi di drenaggio urbano per gestire il deflusso dell’acqua, sia attraverso i tetti verdi, che attraverso le pavimentazioni permeabili, con bacini di raccolta e gestione delle acque meteoriche.

Boeri, completa il primo Bosco Verticale cinese

Per questo, “Urban Oasis rappresenta un’importante opportunità di rigenerazione urbana per ridisegnare le dinamiche di un quartiere strategico di Bratislava e definire un nuovo nodo urbano, a partire da un grande parco pubblico al centro” conclude Boeri.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.