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E’ made in Italy la prima destinazione turistica di lusso completata a NEOM 

Progettata dallo studio italiano Luca Dini Design and Architecture, Sindalah, è la prima area di Neom completata in Arabia Saudita.

Sindalah: completato il primo complesso residenziale di NEOM
credits: NEOM

Tutti coloro che iniziavano a dubitare della concretezza dei progetti di NEOM per l’Arabia Saudita, si dovranno ricredere: è stata completata Sindalah, la prima isola a destinazione residenziale di lusso.

Destinazione “galleggiante” di lusso 

Parte della Vision 2030 definito dall’Arabia Saudita per diversificare l’economia del Paese puntando sulle rinnovabili e sulla preservazione della biodiversità, NEOM è il fulcro di un progetto ambizioso e futuristico. L’obiettivo sarà quello di costruire una  serie di smart city, ciascuna con la propria peculiarità e declinazione: dalla destinazione eco turistica di lusso fino al polo industriale iper tecnologicio. 

Ma al di là delle immagini del mega scavo avviato per la costruzione della mastodontica The Line, gli unici elementi che ci permettevano di collocare NEOM nella realtà erano i render ultra realistici. 

La prova della concretezza dei progetti arriva ora con il completamento di Sindalah, una “destinazione insulare di lusso” inaugurata pochi giorni fa. 

Si tratta a tutti gli effetti di una “vetrina” su NEOM con la quale il principe saudita ed il team di progetto, mostrano al mondo i progressi e le intenzioni del piano.

Cosa c’è di green in Sindalah

Il fiore all’occhiello dei progetti di NEOM è il connubio tra innovazione tecnologica e sostenibilità, puntando alla totale decarbonizzazione entro il 2050. 

Sindalah non sarà da meno. La destinazione turistica di lusso è alimentata da energia rinnovabile, sfruttando soprattutto l’energia solare.

Le architetture che compongono l’isola che si estende per 840.000 metri quadrati sono “sostenibili” ovvero costruite con materiali e tecniche eco compatibili per ridurre al minimo l’uso delle risorse naturali e le emissioni di CO2. Si aggiungono all’elenco anche una gestione consapevole delle acque, dei rifiuti e l’implementazione della mobilità ssostenibile.

La protezione della biodiversità è uno dei leitmotiv di NEOM: il complesso è strutturato per tutelare l’ecosistema marino, oltre a preservare e monitorare la barriera corallina e le specie autoctone. 

L’isola promuoverà anche attività subacquee sostenibili come immersioni eco-consapevoli e snorkeling, per educare i visitatori all’importanza della conservazione della biodiversità marina.

C’è del made in Italy in Sindalah

Sono occorsi due anni di lavoro per definire il masterplan ed il design dell’intera isola di Sindalah firmata dall’italiano Luca Dini Design and Architecture, famoso per la progettazione di super yacht. Non a caso, Sindalah è composta da un porto dotato di 86 posti barca, considerato già oggi la Porta del Mar Rosso. L’isola offre ristoranti, hotel, luoghi ed esperienze di livello mondiale.

La città insulare prevede di arrivare ad ospitare entro il 2028 circa 2.400 visitatori.

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