L’EPFL svizzero è pronto a costruire il suo Advanced Science Building in legno ad alto isolamento, una struttura dove le vibrazioni esterne saranno mantenute al di sotto di un decimo di micron al secondo
Gli impianti tecnici più rumorosi di servizio all’edificio saranno collocati in un silo sospeso su molle
Siamo arrivati ad un livello di precisione tale che i laboratori di ricerca dedicati ai campi della fisica quantistica, nanotecnologie, biologia, ma anche chimica e scienza dei materiali, devono garantire un quasi totale isolamento dall’esterno. E non si tratta solo di insonorizzazione dal rumore, ma anche un isolamento dalle interferenze elettromagnetiche per esempio. Una richiesta estremamente difficile da rispettare, ma che i nuovi edifici destinati ad ospitare laboratori di ricerca, devono essere in grado di garantire. Gli svizzeri dell’EPFL di Losanna chiamano questo genere di strutture “Advanced Science Building”.
Il fiore all’occhiello della Scuola politecnica federale svizzera è ora in costruzione nel cuore del campus e si aggiungerà ad una “manciata” di centri ricerca nel mondo con caratteristiche isolanti così stringenti.
Il Science Building che elimina completamente il “rumore esterno”
Il progetto vincitore per l’Advanced Science Building che ospiterà il nuovo centro ricerca EPFL, porta la firma di un consorzio guidato da KAAN Architecten e Celnikier & Grabli Architectes.
La caratteristica certamente più affascinante della struttura sarà la sua capacità di eliminare quasi completamente il “rumore esterno”, caratteristica indispensabile per il tipo di ricerche che vengono condotte al suo interno e che molto spesso agiscono su scala atomica.
Oltre a lasciare all’esterno i semplici suoni, il laboratorio sarà in grado di escludere anche i disturbi elettromagnetici, le vibrazioni fisiche e le fluttuazioni di temperatura ed umidità. Procedendo dall’esterno verso l’interno, le stanze saranno progressivamente più “isolate” tanto da garantire che le vibrazioni esterne arrivino ai laboratori, collocati nel cuore della struttura, con una frequenza inferiore ad un decimo di micron al secondo.
Un silo molleggiato ospiterà gli impianti HVAC
Come gestire però con gli impianti di servizi del Science Building, come tutte le apparecchiature HVAC? Il progetto risponde anche a questa esigenza, isolando gli impianti all’interno di un silo sospeso su molle e staccato dal resto della struttura.
“Abbiamo elaborato il progetto unendo le competenze all’interno del nostro consorzio e lavorando con l’EPFL attraverso workshop, attingendo al contributo dei suoi esperti e di altri che utilizzeranno l’edificio. È stato un approccio iterativo che si è rivelato molto utile”, affermano Jacob Celnikier e Marco Lanna, tra gli autori del progetto.
Finiture in legno e modulari
La modularità e la capacità di adattarsi alle esigenze future, saranno l’altro elemento indispensabile del Science Building EPFL. L’edificio include anche aree di ritrovo collettivo ed un cortile alberato, per renderlo estremamente efficiente, ma anche piacevole. La struttura sarà costruita principalmente in legno nel rispetto dei requisiti necessari per ottenere la certificazione DGNB dello Swiss Sustainable Building Council. La priorità sarà data al legno, tuttavia le parti che dovranno necessariamente essere costruite in calcestruzzo conterranno la percentuale massima possibile di materiali riciclati.
Si prevede che l’ASB costerà circa 200 milioni di franchi svizzeri. I piani saranno sottoposti a consultazione pubblica nel 2025 e i lavori di costruzione dovrebbero durare dal 2026 al 2029.“Se vogliamo che l’EPFL rimanga all’avanguardia nella ricerca e sviluppo, abbiamo bisogno di un edificio che possa fornire le condizioni di cui gli scienziati hanno bisogno per condurre esperimenti avanzati, sia ora che man mano che le loro esigenze cambieranno in futuro”, afferma Anna Fontcuberta i Morral, presidente delegata dell’EPFL e responsabile dei centri di ricerca interdisciplinari.