L’inizio dei lavori per la costruzione della Città della Gioia è previsto per il 2025
L’ex Fiera di Roma cambierà volto e si trasformerà in una Città a misura di bambino, inclusiva e ricca di verde. La “Città della Gioia” così ribattezzata, si affiderà ad un design dove la transizione ecologica si combina con la circolarità dei materiali, la riduzione delle emissioni di carbonio, l’adattamento climatico, ma anche la qualità urbana ed il valore sociale. Ad aggiudicarsi la vittoria tra i partecipanti al concorso per il masterplan di riqualificazione dell’area fieristica della Capitale è un team congiunto formato da ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio e Patricia Viel, Arup, Asset e P’arcnouveau.
Trasformare l’ex Fiera in un polmone verde
Tra le peculiarità che porterà con sè questa riqualificazione urbana, la predominanza del verde è sicuramente uno dei biglietti da visita. Da quanto si legge nella presentazione del progetto l’area prevede che il 50% delle superfici sia destinato a verde e servizi, con un aumento della permeabilità del suolo di circa 3.9 ettari di superficie, circa la metà dell’area totale.
Due le piazze pubbliche attorno a cui si sviluppa il masterplan: la Piazza del Sole a nord su viale Tor Marancia e la Piazza degli Eventi a sud su via Georgofili.
Allo studio anche lo sviluppo di un vero e proprio hub della conoscenza e della crescita consapevole all’interno che si propone come un punto di riferimento, per i giovani e non solo, in collaborazione con l’Università di Roma Tre.
Secondo la variante urbanistica approvata alla fine del 2020, il progetto per l’ex Fiera di Roma prevede che:
- l’80% della superficie utile (oltre 35.000 mq) sia destinato a uso residenziale, con più di 7.000 mq riservati all’housing sociale.
- Il restante 20% della superficie (circa 8.800 mq) sarà destinato a usi non residenziali, tra cui 6.800 mq per servizi direzionali e 2.000 mq per spazi commerciali.
Sono inoltre previsti servizi pubblici, ampie aree verdi e parcheggi. In particolare, le aree verdi e i servizi (circa 27.000 mq pubblici e circa 12.500 mq privati) saranno dedicati a promuovere attività all’aperto, sport e socializzazione.
Città a misura di bambino
La “Città della Gioia” si farà promotrice di uno stile di vita diverso da quello a cui siamo abituati nelle nostre caotiche città. L’obiettivo sarà incorporare soluzioni di progettazione adatte ai bambini e alle famiglie. In un mondo che invecchia, l’attenzione alle nuove generazioni è certamente un valore aggiunto che tiene conto “delle differenze di genere, età e capacità” come sottolinea Sara Candiracci, Social Value and Equity services leader, Arup. “Il masterplan punta a promuovere l’apprendimento informale e lo sviluppo sociale attraverso il gioco. Lavorando con i nostri partner, ci impegniamo a creare ambienti che ispirino la creatività e promuovano il benessere sia mentale che fisico“.
L’approccio integra la natura al progetto, favorendo sia la biodiversità che la permeabilità del terreno, componente di grande importanza se vista in un’ottica di resilienza climatica. “La Città della Gioia’ restituisce significato e scopo a una vasta porzione urbana di Roma, rendendo lo spazio pubblico un’esperienza educativa, inclusiva e intergenerazionale”, conclude Patricia Viel CEO e fondatrice di ACPV ARCHITECTS.