L’Ecobonus permette di detrarre le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione che coinvolgono involucro, superfici vetrate ed impianti
Si è aperta da pochi giorni la finestra per l’invio all’Agenzia delle Entrate della precompilata 2024 non senza qualche intoppo. Per anticipare i dubbi dei contribuenti il Fisco ha messo a disposizione una serie di Vademecum sulle agevolazioni fiscali e sulle modalità da seguire per inserirle nella dichiarazione. I Bonus edilizi si sono meritati manuali ad hoc per ciascuna tipologia di intervento destinato una Guida all’Ecobonus, al Sismabonus, al Bonus Verde, Bonus Facciate, Superbonus e Bonus Barriere architettoniche.
Entriamo nel dettaglio del Manuale dedicato agli interventi di riqualificazione energetica, detraibili con l’Ecobonus.
A quali quesiti risponde la Guida all’Ecobonus del 2024
Nel Vademecum dell’Agenzia delle Entrate dedicato all’Eco bonus sono inseriti approfondimenti specifici per:
- Spese per interventi finalizzati al risparmio energetico – Eco bonus (Righi E61/E62, quadro E, Sez. IV), contenente l’elenco dei soggetti ammessi, cessione e sconto in fattura, limiti di detraibilità, interventi ammessi ed edifici interessati.
- Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti e le tipologie di lavori ammessi.
- Interventi sull’involucro degli edifici esistenti
- Installazione di pannelli solari
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
- Acquisto e posa in opera di schermature solari
- Acquisto e posa in opera di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto – Building Automation
- Interventi sull’involucro di parti comuni degli edifici condominiali esistenti
- Interventi sulle parti comuni di edifici di riqualificazione energetica e misure antisismiche con passaggio ad una o a due classi di rischio inferiore
La Guida all’Ecobonus si chiude poi con l’elenco degli Adempimenti e delle Asseverazioni da produrre, oltre alla documentazione necessaria per l’invio ad ENEA. Da tenere in considerazione anche il capitolo dedicato alla Cumulabilità con le altre agevolazioni fiscali.
La normativa di riferimento per le riqualificazioni
La possibilità di detrarre le spese per gli interventi di riqualificazione energetica è stata introdotta nel 2006 dalla Legge n.296 che riporta l’elenco delle tipologie di interventi che danno diritto alla detrazione e l’ammontare massimo di spesa.
Nel corso degli anni si sono aggiunti molteplici altri riferimenti normativi che riassumiamo di seguito:
- Con l’art.14 del DL n.63/2013, l’aliquota dell’Ecobonus è stata elevata al 65% con riferimento alle spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2024.
- A partire dal 2018, inoltre, per alcune spese la detrazione è ridotta al 50%.
- Gli interventi eseguiti dopo il 6 ottobre 2020 devono rispettare anche i requisiti tecnici del Decreto Requisiti d.m. 6 agosto 2020.
- Mentre gli interventi con data di inizio lavori identificabile prima del 6 ottobre 2020, si applicano le disposizioni del d.m. 19 febbraio 2007. La data di inizio lavori può essere provata dalla data di deposito in comune della relazione tecnica.
- Gli interventi eseguiti a partire dal 1° luglio 2020 e finalizzati a specifici interventi di efficienza energetica seguono le disposizioni contenute nel Decreto Legge n.34/2020 art. 119. In questo caso il contribuente può avvalersi della maggiore detrazione prevista dal Superbonus.
- Per i lavori edili avviati dal 28 maggio 2022 di importo complessivo superiore a 70.000 euro la detrazione spetta se i lavori sono affidati a datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali. ( Vedi Circolare 27 maggio 2022, n. 19/E).
Cessione del credito e sconto in fattura
Nella Guida all’Ecobonus dell’Agenzia delle Entrate un capitolo è dedicato al tema della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il primo testo da consultare nel caso si sia deciso di optare per l’opzione alternativa alla detrazione diretta, è la Circolare 07.09.2023 n. 27/E, che spiega come muoversi in dichiarazione dopo gli effetti del Decreto Blocca Cessione n.11/2023.
Attenzione: per effetto dell’opzione alternativa, il titolare della detrazione non può utilizzarla direttamente nella dichiarazione dei redditi e, pertanto, nel modello 730/2024 non devono essere indicate le spese sostenute nel 2023 oggetto della comunicazione di esercizio delle opzioni di cessione o sconto.
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Quali interventi sono agevolabili con la detrazione del 65% ed i limiti di spesa
Non essendo facile districarsi tra le possibilità offerte dalla detrazione fiscale, l’inserimento delle spese nella dichiarazione dei redditi 2024 nonchè i limiti di spesa ammissibili, la Guida all’Ecobonus mette a disposizione un efficace tabella riassuntiva.
Per fare ordine negli adempimenti richiesti, merita uno sguardo approfondito anche la tabella dedicata contenuta nella Guida Ecobonus del Fisco.