Tre ingegneri di Cambridge hanno creato il primo cemento a emissioni zero prodotto dal recupero del flusso di calce usato nel riciclo dell'acciaio
Un cemento a emissioni zero eliminerebbe circa 3,24 mld di tonnellate di CO2 emesse l’anno
(Rinnovabili.it) – Tre ingegneri di Cambridge potrebbero aver sviluppato una formula per ottenere il primo cemento a emissioni zero al mondo. Rendere la produzione di cemento più sostenibile è una delle sfide più difficili di oggi. Se il settore delle costruzioni rappresenta il terzo maggiore emettitore mondiale di CO2, sicuramente il processo di produzione del cemento è tra i maggiori responsabili. Si stima che, di questo materiale, vengano prodotte all’anno 3-3,6 Gt con una valore di emissioni compreso tra gli 0,5-0.9 kg di CO2 per ogni chilogrammo di cemento. Che tradotto in emissioni corrispondono a ben 3,24 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno.
Con il nuovo Cambridge Electric Cement, il problema sarebbe risolto alla radice.
A sviluppare l’innovativo brevetto che ha già ricevuto un nuovo finanziamento, sono la dott.ssa Cyrille Dunant, la dott.ssa Pippa Horton e il professor Julian Allwood, membri dell’organizzazione UK Fire.
Come si produce il cemento
Il peso ambientale del processo parte già a monte, con la produzione del clinker, ovvero il componente base per la produzione del cemento. Le materie prime calcaree vengono riscaldate ad altissime temperature, con un processo chimico che rilascia CO2. Il carburante impiegato per i forni emette CO2. L’industria del trasporto che a sua volta consegnerà il materiale, emette CO2. In tutto questo processo si può intervenire sulla riduzione di emissioni nel combustibile e nel trasporto, ma l’anidride carbonica emessa durante il processo chimico non può essere controllata.
E’ qui che il entra in gioco il brevetto Cambridge.
Il primo eCement
L’ingegnere Dunant ha notato che le prestazioni del cemento “riciclato” proveniente dalle demolizioni, sono praticamente identiche a quelle della calce impiegata nei processi di riciclo dell’acciaio. Nelle demolizioni di vecchi edifici si preleva il calcestruzzo, che viene tritato per separare sabbia e pietre dalla polvere di cemento e acqua che li lega assieme.
Questa polvere viene poi impiegata al posto del flusso di calce per il riciclo dell’acciaio. Una volta che l’acciaio fonde questo flusso di calce, forma una scoria che galleggia sopra l’acciaio liquido, proteggendolo dall’ossigeno dell’aria.
Una volta recuperato l’acciaio, le scorie liquide di calce avanzate vengono raffreddate rapidamente e macinate in una polvere praticamente identica al clinker. Che diviene la base per l’innovativo cemento.
Economia circolare delle costruzioni
Si ottiene da un riciclo virtuoso che non solo produce un cemento a emissioni zero, ma consente anche di risparmiare materie prime, abbattendo anche le emissioni legate alla produzione del flusso di calce.
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“Se il Cambridge Electric Cement se manterrà le promesse mostrate nelle prime prove di laboratorio, potrebbe rappresentare un punto di svolta nel percorso verso un clima futuro sicuro”, ha affermato il dottor Allwood. “Combinando il riciclaggio dell’acciaio e del cemento in un unico processo alimentato da elettricità rinnovabile, si potrebbe garantire la fornitura dei materiali da costruzione per sostenere l’infrastruttura di un mondo a zero emissioni e consentire lo sviluppo economico dove è più necessario”.