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Nuovi standard UE di prestazione energetica minima per gli edifici

Le prime indiscrezioni sulla Renovation Wave, la futura strategia di riqualificazione edilizia della Commissione europea

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Foto di Thomas B. da Pixabay

Per ogni tipologia di edificio sarà fissata, a partire dal 2021, una prestazione energetica minima

(Rinnovabili.it) – Un parco immobiliare ristrutturato ed efficiente contribuirà a spianare la strada a un sistema energetico decarbonizzato. Questa la convinzione più volte espressa dalla Commissione europea e al centro della sua strategia Renovatin Wave. Parte degli strumenti attuativi del Green Deal europeo, il piano sarà pubblicato questa settimana, a conclusione di un lungo periodo di consultazione pubblica. A lanciare il count down sono oggi le prime indiscrezioni sul tema. Secondo quanto riportato dalla Reuters (testo in inglese), la bozza propone l’introduzione di standard di prestazione energetica minima per gli edifici; un criterio che dovrà essere applicato a tutti i Paesi del Blocco con il preciso obiettivo di stimolare quell’ondata di rinnovamento a cui fa riferimento la strategia.

Non è certo un mistero che il comparto edilizio sia uno dei maggiori consumatori di energia in Europa. E con l’attuale mix energetico, è anche responsabile di oltre un terzo delle emissioni UE. Secondo le stime di Bruxelles, circa il 75% del patrimonio immobiliare europeo è inefficiente dal punto di vista energetico: una grave deficit che offre però anche un potenziale di miglioramento.

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La ristrutturazione è una grande opportunità per la crescita economica in quanto fornisce posti di lavoro e stimola il settore delle costruzioni, e quindi le imprese locali, rafforzando nel contempo la competitività industriale dell’Europa”, scrive l’esecutivo. “La ristrutturazione edilizia è quindi centrale per la ripresa economica post-COVID 19, ed è stata specificamente citata nel piano di ripresa pubblicato dalla Commissione Europea il 27 maggio 2020″.

Nel testo della Renovation Wave consultato dalla Reuters, è definito un preciso obiettivo: riuscire “almeno” a raddoppiare il tasso annuale di riqualificazione energetico degli edifici residenziali e non residenziali entro il 2030. Per ottenere ciò, la Commissione europea dovrebbe introdurre, partire dal 2021, standard di prestazione energetica minima per gli immobili. Previa analisi di settore, i nuovi criteri saranno obbligatori, graduali e indicheranno il livello specifico di risparmio energetico che ciascun edificio deve raggiungere. Nessuna costruzione verrà dimenticata.

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