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Presentato il Manifesto degli Architetti per i candidati politici

Pochi punti ma essenziali per definire le strategie di intervento, valorizzare le buone pratiche, mettere in sicurezza il patrimonio ed il territorio e snellire il sistema legislativo.

(Rinnovabili.it) – Mancano ormai poche ore al termine del confronto elettorale che deciderà in merito alle sorti politiche del nostro Paese rinnovando, in alcuni casi, anche i Governi Regionali. Nella premessa di poter rispondere alle esigenze più pressanti ed imminenti del territorio italiano, gli Architetti Lombardi hanno presentato pochi giorni fa un “Manifesto” destinato a tutti i candidati, che possa sintetizzare le priorità da portare avanti, indipendentemente dallo schieramento politico che effettivamente vincerà queste elezioni.

Articolato in pochi punti estremamente significativi, il Manifesto degli Architetti Lombardi si focalizza in primo luogo sul tema della prevenzione delle emergenze, sottolineando la necessità di trasformare una volta per tutte l’edilizia vetusta e scarsamente sicura che oggi rappresenta oltre la metà del patrimonio nazionale, intervenendo simultaneamente anche sulla sicurezza del territorio.

 

“Lo sviluppo urbano ed edilizio deve tenere conto degli obiettivi di sicurezza e difesa del suolo in tutte le trasformazioni programmate del territorio. Il patrimonio edilizio residenziale si trova in uno stato di conservazione pessimo o mediocre, bisogna incentivare il suo recupero e adeguamento. Nella realizzazione di nuove edificazioni infrastrutturali, urbanistiche ed edilizie, bisogna incentivare il riuso delle aree già urbanizzate. A fronte dell’eccessivo consumo di suolo, una parte rilevante di edilizia abitativa libera rimane invenduta o non occupata, bisogna incentivare il riutilizzo con edilizia abitativa sociale o convenzionata.”

 

Il Manifesto si sofferma inoltre sulla valorizzazione dei casi virtuosi oggi esistenti sul territorio nazionale anche attraverso il “Piano Nazionale per la Rigenerazione Urbana Sostenibile” e l’housing sociale, passando poi al tema economico ed alla necessità di attivare nuove risorse anche a livello istituzionali.

Tema già trattato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, ancora una volta torna l’esigenza di promuovere i Concorsi di architettura per qualificare il territorio, scegliendo la qualità dei progetti. Ultimo punto ma non meno importante, la necessità di snellire e semplificare il sistema legislativo e burocratico italiano, adeguandosi alla realtà europea ed alle relative direttive sull’efficienza energetica, per unificare a livello nazionale gli innumerevoli esempio regionali.