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Prada aderisce a Forestami, puntando tutto sulle sue sue uniche “fabbriche-giardino”

fabbriche giardino Prada
Canali Associati, Polo Logistico Gruppo Prada, Levanella (Arezzo) – Photo credit: Gabriele Croppi

Forestami prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030 a Milano e dintorni

(Rinnovabili.it) – Riforestare la città di Milano e riportare la natura nel cuore delle città e dei luoghi produttivi trasformandoli in fabbriche-giardino. E’ questo il messaggio che il Gruppo Prada ha voluto portare avanti con la sua adesione al progetto Forestami, iniziativa che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030 a Milano e dintorni. L’occasione per il lancio della nuova iniziativa è stato l’appuntamento milanese della Green Week, durante il quale il gruppo leader nella moda ha sostenuto il simposio “La natura al centro della ricerca e della progettazione degli spazi di lavoro”. L’evento, che ha visto anche la partecipazione dell’architetto Stefano Boeri, presidente del Comitato scientifico di Forestami, è stato introdotto da un messaggio di Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. “Sono chiamato quotidianamente a riflettere su cosa il nostro gruppo possa fare per la comunità, per l’ambiente e per le future generazioni”. “L’adesione a Forestami è un ulteriore passo. Suggerisce un’analogia tra la filosofia alla base delle nostre ‘fabbriche-giardino’ e il contributo per il verde nella città di Milano. Con questo progetto ci impegniamo inoltre a offrire ai cittadini occasioni di dialogo e partecipazione attiva.”

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Il messaggio infatti non è una novità per il Gruppo Prada. Da anni la società porta avanti progetti sperimentali che trasformano i luoghi produttivi più tradizionali in vere e proprie “fabbriche-giardino”. A guidare questo importante lavoro di restyling green è l’architetto Guido Canali, che in occasione del simposio ha illustrato l’ultimo intervento costruito per il gruppo Prada: il Polo Logistico di Levanella ad Arezzo.

Le fabbriche-giardino e il verde nei luoghi di lavoro

L’architettura non si riesce a raccontare, la si apprezza guardandola, annusandola, toccandola, immedesimandosi”, ha dichiarato l’architetto Guido Canali in occasione del simposio milanese. “Per Prada abbiamo realizzato lavori di precisione nei quali l’obiettivo principale è stato dare luce e inserire verde laddove possibile”. Il Polo Logistico di Arezzo è l’ultimo esempio, in ordine di tempo, a trasformare questi concetti in realtà. I progetti di Canali per le fabbriche-giardino del Gruppo Prada partono prima di tutto dal rispetto verso il territorio circostante. A questo si aggiunge un’attenta sensibilità al benessere dei lavoratori. Questi ingredienti insieme danno vita ad un’architettura in equilibrio tra lavoro dell’uomo e natura.
Le fabbriche-giardino hanno ampie superfici vetrate per offrire la massima permeabilità visiva e alla luce naturale. Le energie rinnovabile, il fotovoltaico, la geoterimia e il solare termico, coprono buona parte dei consumi energetici, mentre i rigogliosi giardini orizzontali e verticali creano un filtro naturale. Nel Polo Logistico di Levanella per esempio, il padiglione riservato alla mensa è costruito al riparo di un pergolato da 1.500 mq, allestito a 10 metri dal suolo. Qui i rampicanti creano un tappeto orizzontale che protegge dal sole ricreando la sensazione di trovarsi immersi in une bosco.

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