Mentre si attende l’approvazione della Direttiva Case Green, il MASE si dice pronto ad elaborare il Piano di Intervento dell’Italia per la sua attuazione e la riqualificazione massiva del patrimonio edilizio nazionale
On. Vannia Gava: “La nuova politica per l’efficientamento degli edifici avrà un impatto significativo per la crescita del settore delle costruzioni e dell’impiantistica”
(Rinnovabili.it) – Entro maggio il MASE si dice pronto a fornire un quadro conoscitivo dettagliato sulle condizioni del parco immobiliare pubblico e privato italiano. Un elemento indispensabile al fine di elaborare Il Piano di Intervento dell’Italia di attuazione della Direttiva Case Green, sulle prestazioni energetiche degli edifici. A fornire qualche dettaglio in più sul lavoro che Governo e Ministeri saranno chiamati a fare entro il 2025, è la risposta della viceministra on.Vannia Gava a seguito di un’interrogazione parlamentare in Commissione Attività produttive da parte della deputata Erica Mazzetti (FI).
Entro maggio si avranno le prime stime sul volume degli investimenti necessari
Ricordiamo che lo scorso 12 marzo, la Direttiva sulle Prestazioni Energetiche degli edifici (EPBD) ha ricevuto il via libera dal Parlamento europeo; dopo l’approvazione definitiva il prossimo 12 aprile il testo verrà pubblicato in Gazzetta entrando ufficialmente in vigore. A quel punto, ciascuno Stato Membro, dovrà attuare la direttiva elaborando un Piano degli Interventi nazionale per raggiungere una prima riduzione del 16% sui consumi energetici degli edifici entro il 2030 ed una riduzione del 20-22% entro il 2035.
Dunque il tempo stringe e gli elementi da tenere in considerazione sono molti. Primo fra tutti il riuscire a tracciare un quadro chiaro e, soprattutto, veritiero dello stato di fatto del patrimonio immobiliare italiano. Si sa che è per la maggior parte vetusto e costruito ante 1990, ma i dati reali sulle prestazioni energetiche sono ancora frammentati e frutto di statistiche più che di rilevazione puntuali.
Ma a quanto sottolineato dalla viceministra all’Ambiente Gava, entro maggio sarà disponibile un “quadro conoscitivo del parco immobiliare in termini di numerosità, tipologia e consumi di energia molto dettagliato”. Sempre secondo il MASE, grazie a questo censimento, sarà possibile “effettuare le prime stime sul volume degli investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dalle nuove direttive «Case green» ed «Efficienza Energetica».
I prossimi passi per attuare il Piano di Intervento dell’Italia
La Direttiva Case Green, nella sua veste più aggiornata, non impone più un salto di classi, tuttavia per assicurare il raggiungimento degli obiettivi, sarà indispensabile intervenire in via prioritaria sul 15% degli edifici più energivori (Classe F e G).
Si avvia dunque il momento topico della definizione del Piano di Interventi che l’Italia dovrà attuare per definire i passaggi chiave che ci traghetteranno alla decarbonizzazione totale entro il 2050.
Secondo quanto dichiarato dal MASE, da agosto 2023 è attivo un tavolo di lavoro che coinvolge anche il Mef, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il MIC, nonché altre Amministrazioni quali ENEA, GSE, RSE, ISPRA e Invitalia. L’obiettivo del tavolo di lavoro è quello di elaborare proposte concrete e condivise per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di efficienza energetica previsti dal PNIEC.
Il mandato del tavolo è l’individuazione “delle misure necessarie per conseguire gli obiettivi fissati, valutandone al contempo l’impatto energetico, emissivo ed economico e in modo da garantire una transizione energetica equilibrata in grado di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici per la collettività e per lo Stato”.
In tema di risorse finanziarie, l’on. Gava prosegue sottolineando che “il tavolo sta inoltre elaborando una serie di misure volte ad accompagnare il processo di riqualificazione energetica degli edifici tenendo conto dell’esigenza di mobilitare maggiori risorse private attraverso il ricorso a nuovi strumenti finanziari, alla promozione dei contratti di prestazione energetica (cosiddetti EPC), alla crescita delle imprese dei servizi energetici (cosiddetti ESCO)”. Forti delle considerazioni fatte sul Superbonus e sui “mal di pancia” procurati al Ministro Giorgetti, “in parallelo, sono partiti i lavori per valutare puntualmente le ricadute economiche e occupazionali del pacchetto di misure che si prevede di attivare per la riqualificazione energetica”.“Entro la conclusione dei lavori del tavolo, previsti per il prossimo mese di maggio, si potranno avere elementi quantitativi più dettagliati. Tuttavia, si può anticipare che la nuova politica per l’efficientamento degli edifici avrà un impatto significativo per la crescita del settore delle costruzioni e dell’impiantistica, nonché più in generale sulle imprese di servizi energetici.