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Piano Città: il Mit avvia l’esame delle prima proposte

Entro la settimana l'Anci completerà l'esame delle 425 proposte pervenute, in merito al Piano Città per la riqualificazione urbana del territorio, trasferendo al Ministero delle Infrastrutture

(Rinnovabili.it) – Dovrebbero terminare entro questa settimana i lavori di classificazione da parte dell’Anci delle 425 proposte presentate dai Comuni italiani in merito al Piano Città, passando direttamente al vaglio del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Le proposte attese per un totale di 1.000-1.500 progetti hanno superato in numero le aspettative di Anci e Mit, costringendo la Cabina di Regia a rivedere le ottimistiche previsioni di rapido esame di tutte le proposte.

“A luglio le autocandidature erano 58. Potevamo aspettarci 100 proposte, ma non 425”, spiega il capo dipartimento Domenico Crocco, presidente della Cabina di regia in un’intervista al Sole24Ore. – “Il Mit ha già avuto in anteprima, in questi giorni, 131 schede dall’Anci, e comunque stiamo facendo di tutto per accelerare, vorremmo riuscire a fare l’istruttoria tecnica, come Mit, e poi assegnare i finanziamenti nella Cabina di regia entro la fine dell’anno. La maggioranza delle proposte prevede la cantierabilità nel 2013, e la Cabina darà priorità a questi progetti, insieme alla capacità degli stessi di stimolare il maggior volume di investimenti”.

Tuttavia nonostante le tempistiche si allunghino, dal Ministero sono tutt’altro che scoraggiati, sottolineando come la grande mole di progetti presentati, abbia consentito di tracciare una mappa ben dettagliata dei progetti di riqualificazione urbana necessaria sul territorio nazionale.

Rimane inoltre il problema dei finanziamenti necessari, stimati intorno ai 10-12 mln di euro per i 1.000-1.500 progetti, rispetto ai fondi effettivamente disponibili che si fermerebbero a 224 mln di euro. Posizione smentita dallo stesso Crocco durante l’intervista: “Non è vero che ci sono solo 224 milioni. C’è una grande disponibilità del Fondo Fia a dare risposte ai Comuni; ci sono i fondi del Ministero dell’Ambiente per l’efficientamento energetico degli edifici, i fondi per l’edilizia scolastica, i fondi del Ministro Gnudi per gli impianti sportivi, i Fondi coesione (ex Fas) del Ministro Barca. In Cabina di regia c’è l’impegno di tutti per fare questo lavoro di coordinamento. Si potrebbero anche utilizzare i progetti delle città per accelerare la spesa dei fondi Ue 2007-2013. Naturalmente – prosegue Crocco – non potremo comunque finanziare tutti. Ma vogliamo guardare anche a una seconda fase. Abbiamo in programma una grande mostra all’Eire di Milano (4-6 giugno 2013) su tutti i progetti inviati dai Comuni, e allestiremo anche un sito internet con tutti i documenti: l’obiettivo è convincere anche soggetti privati internazionali a investire nelle nostre città. C’è poi la partita dei fondi europei 2014-2020: dovrebbero essere 2,5 miliardi per le aree urbane in Italia, il Piano città ci consente di arrivare pronti a quell’appuntamento”.