Secondo l'Osservatorio SAIE l'88% delle aziende nel settore edile è soddisfatta del portafoglio ordini. Per il 62% previste nuove assunzioni nel prossimo quadrimestre
Dalle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore edile fiducia nel PNRR
(Rinnovabili.it) – C’è grande attesa e fiducia per questo 2022 da parte dell’intero settore edile, pronto a scommettere in una chiusura in rialzo.
Ad affermarlo sono i dati raccolti dall’osservatorio SAIE, realizzato da Senaf in previsione delle nota Fiera delle Costruzioni che si terrà a Bologna dal 19 al 22 ottobre 2022.
Le aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti) hanno superato le difficoltà del 2020, ritornando protagoniste della crescita economica nazionale.
Stipendi aumentati e nuove assunzioni
Secondo l’Osservatorio SAIE, le aziende della filiera delle costruzioni sono già ora soddisfatte dei propri affari. Ben l’88% si dice soddisfatto del proprio portafoglio ordini, dato al quale si aggiunge che 9 aziende su 10 sono convinte di chiudere il 2022 con segno positivo.
Il 28% delle aziende impegnate nel settore edile dichiara di aver aumentato gli stipendi dei dipendenti nel 2021, mentre il 62% è pronto ad assumere nuove figure professionali nel prossimo quadrimestre.
I problemi: burocrazia, caro materiali ed incertezza normativa
Pur essendo fiduciosi nel futuro, i protagonisti del settore delle costruzioni non perdono di vista la realtà ed i problemi ancora da risolvere che limitano il potenziale della filiera.
La burocrazia ed i tempi giudiziari occupano il primo posto. Seguita dalla paura dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dal caro energia. A chiudere il cerchio è l’incertezza normativa, che il più delle volte rallenta i processi.
E’ chiaro ormai che i problemi da risolvere sono comuni a tutti. Le stesse preoccupazioni erano state registrate da Ance nella recente Osservatorio congiunturale sull’Industria delle Costruzioni.
Le soluzioni proposte dalle aziende
Secondo la filiera una “sburocratizzazione” della normativa ed una maggiore trasparenza soprattutto legata agli incentivi fiscali, potrebbe essere un primo obiettivo.
Come già confermato dall’Agenzia delle Entrate è il Superbonus 110% ad aver giovato maggiormente alle aziende edili, che devono fino ad un quarto del proprio fatturato proprio a questa misura. Cessione del credito e sconto in fattura le strategie più amate del Superbonus.
Tra gli altri incentivi apprezzati il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus.
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Fiducia nel Pnrr, ancora poco conosciuto
Nonostante siano aumentate rispetto a luglio (14%) sono solo il 18% le aziende del settore edile che conoscono il PNRR nel dettaglio. Tuttavia viene considerato uno strumento utile ed efficacie soprattutto per alcuni contenuti. Incentivi e bonus relativi all’efficientamento energetico al primo posto, di pari passo con la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato e pubblico.
Sostenibilità, efficientamento, innovazione e digitalizzazione
Le misure più apprezzate del Pnrr sono quindi quelle legate alla macro area della sostenibilità. A questo proposito sono le aziende stesse a cimentarsi nel tentativo di migliorare i propri standard energetici. Dall’acquisto di dispositivi a basso consumo energetico, fino all’acquisto di macchinari o impianti efficienti e di nuova generazione.
L’innovazione e la digitalizzazione coinvolgono quasi tutta la filiera (9 su 10) puntando sulla sicurezza informatica, sulla connettività 5G e sul cloud computing.