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One-stop-shop, la proposte al Fit for 55 per efficientare il patrimonio edilizio UE

Grazie ai One-stop-shop potremmo aumentare il tassi di riqualificazioni energetiche colmando il divario tra clienti e fornitori

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Foto di MVOPro da Pixabay

L’obiettivo è di riqualificare oltre 35 mln di edifici entro il 2030

(Rinnovabili.it) – Dopo la presentazione del nuovo pacchetto UE Fit for 55, sono state presentate una serie di proposte politiche che identificano nei One-stop-shop (Sportelli Unici) la strategia vincente per arrivare finalmente ad un patrimonio edilizio europeo ad impatto zero.

Secondo uno studio presentato dalla Commissione Joint Research Centre oltre il 90% degli edifici esistenti europei dovrebbe essere sottoposto ad una profonda riqualificazione, arrivando ad intervenire almeno sul 3-4% di edifici l’anno se davvero si vuole raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.

Il ruolo dei One-stop-shop (OSS) andrebbe a colmare il divario che intercorre tra i fornitori dei servizi per le ristrutturazioni ed i clienti, creando un intermediario affidabile capace di gestire l’intero processo decisionale. Anche l’aggiornamento alla Direttiva Efficienza Energetica (Energy Efficiency Directive – EED), contenuto nel pacchetto Fit for 55, identifica negli Sportelli Unici (OSS) una strategia vincente al fine di aumentare il numero degli interventi di riqualificazione per il patrimonio edilizio.

Il rapporto della Joint Research Centre suddivide gli OSS in sei tipologie potenziali: Sportelli unici guidati da enti locali (governativi o regionali), Sportelli gestiti da attori industriali, OSS sviluppati a partire dalle società di servizi energetiche (ESCO), sportelli unici guidati da facilitatori privati, Sportelli propri di cooperative, cOSS messi a disposizione dai singoli negozi fornitori di tecnologie o innovazioni in campo di efficientamento.

Il ruolo dei One-stop-shop

Gli Sportelli Unici OSS sono visti come singoli fornitori di servizi a cui i proprietari che desiderano riqualificare la propria abitazione, possono rivolgersi per ottenere consiglio, conoscere le normative tecniche e le procedure, ricevere supporto sui finanziamenti disponibili e sull’installazione di determinati componenti.

Per testare la fattibilità della proposta, sono stati attivati 63 Sportelli Unici One-stop-shop in 22 Stati Membri, 57 dei quali già operativi dal 2020. Questa sperimentazione ha portato gli OSS a seguire circa 100.000 progetto l’anno, pari a circa il 4-5% del volume totale degli interventi di ristrutturazione. L’obiettivo è quello di aumentare la percentuale nei prossimi 10 anni, in maniera consistente, tanto da arrivare alla riqualificazione di almeno 35 mln di edifici entro il 2030 (quota fissata dalla strategia Renovation Wave).

In particolare gli OSS potrebbero essere d’aiuto nella gestione dei gruppi di popolazione più “vulnerabile”, come ad esempio gli inquilini degli alloggi sociali, aumentando il tasso effettivo di ristrutturazione volte al miglioramento energetico ed evitando l’abbandono a metà strada di molti interventi, per ma mancanza di informazioni chiare.