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Novità del DL Sviluppo: obbligo colonnine di ricarica in nuovi edifici

(Rinnovabili.it) – Ancora novità per il DL sviluppo e crescita questa settimana all’esame delle Commissioni della Camera, che a più riprese, hanno  approvato diversi emendamenti proposti al decreto.

Il primo importante “si” è avvenuto al termine della seduta della Commissione Finanze e Attività produttiva, che ha approvato all’unanimità la propoga di sei mesi per il bonus del 55% destinato alla defiscalizzazione degli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica, mantenendo la percentuale inalterata fino a giugno 2013 (senza la riduzione al 50% prevista nella prima bozza del Ddl).

Accanto alla defiscalizzazione per gli interventi edilizi, la spinta verso l’efficienza e la sostenibilità del nuovo decreto si estenderanno inoltre al campo della mobilità, introducendo a sorpresa una serie di emendamenti approvati dalla Camera, che introdurranno l’obbligo di prevedere nei nuovo edifici la realizzazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Le nuove disposizioni imporranno infatti ai Comuni di adeguare, entro il 1° giugno 2014, il proprio Regolamento edilizio introducendo l’obbligo dell’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli, a tutti gli edifici di nuova costruzione non residenziali con superficie superiore ai 500 mq ed ai relativi interventi di ristrutturazione edilizia, pena il mancato conseguimento del titolo abitativo. Con le modifiche introdotte al Testo Unico dell’Edilizia, il numero di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici subirà una decisa impennata, prevedendo la connessione di “una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box auto […] in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso”.

Essendo considerati interventi di urbanizzazione primaria, l’installazione delle colonnine pubbliche e private, non sarà soggetta agli oneri connessi al contributo di costruzione, liberando proprietari da eventuali spese extra.

Per unificare a livello nazionale i livelli minimi di accessibilità al servizio di ricarica, entro sei mesi dall’entrata in vigore del Ddl Sviluppo e previa deliberazione del CIPE, verrà approvato il “Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica”, che grazie ad un aggiornamento annuale, permetterà di incentivare la realizzazione di una rete infrastrutturale di ricarica destinata alla mobilità elettrica, prevedendo inoltre “interventi di recupero del patrimonio edilizio finalizzati allo sviluppo delle medesime reti”.

L’obiettivo primario del Piano nazionale sarà quello di garantire una distribuzione uniforme dei servizi di ricarica, tenendo presente prima di tutto l’effettivo fabbisogno esistente nelle realtà territoriali e valutando le relative differenze in base ai livelli di inquinamento, alla congestione del traffico, all’adeguamento delle tariffe di ricarica in base a tempi e modalità, prevedendo inoltre uno sviluppo in parallelo di una rete di ricarica privata e pubblica.

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