E’ stato firmato a Roma l’Accordo di programma tra Regione e Ministero delle infrastrutture per la realizzazione in Emilia Romagna di 9 interventi di edilizia sociale residenziale e riqualificazione urbana.
Le risorse stanziate ammontano a 22 milioni e 400 mila euro che, considerando il cofinanziamento locale arrivano a oltre 48 milioni di euro. “Fa un passo in avanti – ha spiegato l’assessore regionale alla riqualificazione urbana e ambiente Sabrina Freda– un intervento che la Regione aveva proposto oltre un anno fa sulla base delle proposte presentate da 26 Comuni, in continuità con i programmi di riqualificazione urbana e i contratti di quartiere, per il contrasto al degrado urbano e al consumo di territorio e per migliorare la dotazione di servizi pubblici. Ci auguriamo ora che si possano avviare in tempi rapidi le opere attese”.
Per l’esecutività dell’accordo occorre infatti attendere il decreto di approvazione del Presidente del Consiglio e il via libera degli organi di controllo.
Solo a questo punto scatteranno i 120 giorni previsti per la presentazione del progetto definitivo e i 180 giorni per la firma dell’intesa tra Regione e i Comuni.
Gli interventi che verranno finanziati in Emilia-Romagna riguardano città capoluogo come Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, ma anche Comuni con più di 15.000 abitanti quali Fiorenzuola d’Arda (PC), Faenza (RA), Pianoro (BO),Cesenatico (FC), o gravati da problemi di disagio sociale e tensione abitativa comeCalderara di Reno (BO).
Gli interventi sono localizzati sia su immobili di proprietà pubblica che di proprietà privata e realizzano una trasformazione urbanistica che mette sul mercato dell’affitto circa 320 alloggi, di cui 175 frutto di riconversione di edifici esistenti.
Le costruzioni sono improntate al miglioramento dell’efficienza energetica in misura superiore ai minimi di legge. La maggior parte dei programmi finanziati prevede anche interventi di urbanizzazione e miglioramenti nelle dotazioni dei servizi di quartiere e perseguono una complessivo innalzamento della qualità urbana anche attraverso l’inserimento di funzioni commerciali e l’adozione di misure per la mobilità sostenibile come piste ciclabili, attraversamenti sicuri, zone a 30km.