L'ambiente circostante influisce sul nostro benessere. Dato che al giorno d’oggi passiamo anche fino al 90% del tempo negli ambienti chiusi, è diventato particolarmente importante progettare edifici tenendo conto della neuroarchitettura. Spieghiamo in che modo essa influisce sulla mente umana.
Negli anni 30, e successivamente negli anni 90, del XX secolo veniva studiato il nesso tra l’insorgenza delle malattie mentali e la densità edilizia e di popolazione. I risultati hanno dimostrato che le persone che abitano al centro delle metropoli americane avevano una maggiore inclinazione verso la schizofrenia rispetto alle persone che abitavano fuori città. Le predisposizioni alla malattia diminuivano con l’aumentare della distanza dell’abitazione dal centro città. Gli studi scientifici più recenti nel campo di epigenetica dimostrano che gli edifici e le città possono influire sulla nostra salute e, più precisamente – sui geni che si attivano nel nostro corpo.
L’illuminazione, il colore delle pareti, i mobili, la disposizione delle stanze, sono fattori che hanno un impatto sul nostro benessere, sulla modalità e sulla qualità di lavoro e riposo. Esistono, tuttavia, spazi in cui ci sentiamo bene, nonostante non siamo in grado di sipiegarci il perché, e sono compatibili con le nostre preferenze. In alcuni ambienti possiamo invece sentirci a disagio, nonostante siano arredati con l’utilizzo dei nostri mobili preferiti. Com’è possibile? Questi argomenti vengono studiati dalla neuroarchitettura.
Cos’è la neuroarchitettura?
La neuroarchitettura analizza la modalità in cui l’ambiente circostante influisce sul nostro cervello, sulle emozioni, sui pensieri e sui comportamenti. Aiuta a tenere conto di questi elementi nel processo di progettazione e di creare ambienti in cui si vive meglio.
Alla domanda „in che modo il cervello reagisce agli interni?” Ha deciso di rispondere Alexander Coburn, che nel 2020 ha pubblicato un rapporto dagli studi da lui condotti nell’ambito delle reazioni psicologiche e neurali agli interni architettonici. Durante la ricerca, 800 persone hanno descritto le proprie impressioni riguardo alle 200 fotografie di diversi interni a loro presentate. È stato dimostrato che le esperienze riguardanti la bellezza degli interni sono correlate all’attività neurale del cervello. Si basano sugli stessi sistemi della ricompensa, che riguardano per esempio il piacere del mangiare o del guardare volti belli. Il 90% delle opinioni sugli interni conteneva 3 parole chiave: integrità, fascinazione e familiarità. Dopo aver svolto la seconda indagine è stato provato che esse descrivono le reazioni della maggior parte delle persone agli interni architettonici.
Come si è scoperto, le preferenze acquisite (colore preferito, stile dei mobili) hanno un impatto trascurabile su come un determinato spazio viene recepito dal nostro cervello. Questo tipo di valutazione, molto spesso, eseguito in maniera subconscia, subito dopo il primo contatto con l’interno. Ciò viene confermato dall’esempio dei piccoli bambini, che non sono in grado di descrivere l’ambiente in cui si sentono a loro agio, tuttavia, i fattori come luminosità, colori e sicurezza influiscono sul loro benessere e sull’efficienza dello studio e del riposo.
La percezione degli interni influisce sull’attività subconscia del cervello in tutte le persone. Anche quelle che dichiarano che l’architettura e qualsiasi impressione estetica le lasciano totalmente indifferenti. Anche quelle persone si sentiranno più a loro agio in un ambiente progettato meglio.
Neuroarchitettura ed edilizia moderna e sostenibile
La neuroarchitettura sottolinea il fatto che esiste un nesso diretto tra la vicinanza della natura, la salute mentale e il benessere. L’accesso all’aria fresca e alla flora, nonché l’utilizzo di materiali edili naturali, influisce in maniera positiva sullo sviluppo e sul funzionamento del cervello. Per questo motivo l’edilizia sostenibile ed ecologica è molto vicina alla neuroarchitettura.
L’utilizzo dei materiali edili ecologici, come l’alluminio, permette di ottenere parametri adeguati nell’ambito di isolamento termico, rigidità o resistenza alle condizioni ambientali severe. Essi vengono utilizzati anche nella produzione dei sistemi per porte e finestre dall’ottimo isolamento termico del marchio Aluprof. L’utilizzo dell’alluminio si traduce nel risparmio energetico degli edifici, e di conseguenza – nell’approccio ecologico. L’alluminio è la materia prima che può essere riciclata praticamente al 100%, rilavorata senza perdere le proprietà e riutilizzata senza modifiche strutturali.
Sul comfort donato dagli interni influisce anche l’utilizzo degli accessori. Tra quelli si possono elencare screen e frangisole, che proteggono in maniera efficace gli interni dal riscaldamento eccessivo, garantendo al contempo un comfort ottico adeguato. Le soluzioni di frangisole SkyFlow, nonché di screen SkyRoll, disponibili nell’offerta dell’azienda Aluprof, sono un’ottima scelta in caso di grandi vetrature – sia negli edifici pubblici che nell’edilizia residenziale.
La personalizzazione del progetto secondo le esigenze dei committenti spesso richiede l’utilizzo di soluzioni strutturali non standard. Ne è la prova la progettazione di una soluzione completamente innovativa da parte dell’azienda Aluprof nel campo delle facciate continue in alluminio e vetro – sistemi dall’elevato isolamento acustico MB-SR100 e MB-SR80. Il progetto riguardava la facciata del nuovo terminal dell’aeroporto di Varsavia-Chopin. Lo scopo era quello di soddisfare le elevate aspettative poste all’edificio e di adeguare al meglio sistemi in alluminio alla visione architettonica. Ciò è stato raggiunto con il progetto proposto, un determinato valore estetico e l’aspetto dei profili in alluminio.
Let’s build a better future
La progettazione degli edifici basata sulle esigenze delle persone e dell’ambiente diventa oggi la priorità tra i compiti degli architetti. L’edilizia sostenibile, l’architettura mixed-use, la rivitalizzazione e la neuroarchitettura sono trend moderni dello sviluppo dell’edilizia, che influiscono in maniera positiva sulla nostra salute e sul benessere. Il perseguimento di questi trend ecologici influisce anche sul consumo di energia e sulla riduzione delle emissioni del CO2 dannoso, grazie alla quale lo scopo prefissato dei Paesi membri dell’Unione Europea – la neutralità climatica entro il 2050 – diventa sempre più reale.
Articolo sponsorizzato da Aluprof