Rinnovabili

Net-Zero Energy Building, ma con stile

 

(Rinnovabili.it) – Quale miglior palcoscenico della fiera internazionale Greenbuild 2012 tenutasi a San Francisco lo scorso novembre, per mantenere accesi i riflettori del nuovo mondo dei “NET Zero Energy Building”, efficaci esempi di una tecnologia in costante evoluzione. Tra i protagonisti dell’evento anche gli architetti dello studio EHDD, con il progetto recentemente inaugurato del nuovo Head Quarter della Packard Foundation a Los Altos in California, il più grande edificio per uffici dello stato ad aver raggiunto gli standard NZE.

Committenti del progetto gli stessi David e Lucille “Packard”, metà della celebre società informatica e tecnologica Hewlett-Packard che, per la nuova sede della loro fondazione  no-profit, decisero di puntare sulla sostenibilità, per riuscire a ridurre al minimo l’impatto ambientale e nello stesso tempo imparare a consumare meno energia.

Perfettamente consapevoli del desidero espresso dai Packard, gli architetti della EHDD, hanno realizzato un lungimirante edificio ad energia zero,  dove anche le attività di cantiere e lo smaltimento del 95% dei materiali da costruzione sono stati accuratamente monitorati in tutti i loro passaggi, guadagnandosi la certificato LEED Platinum.

 

 

Building sustainable

 

In un edificio NZE il design e le forme architettoniche sono importanti quanto gli accorgimenti tecnologici per la produzione dell’energia. L’edificio della Packard Foundation HQ è infatti costruito unicamente utilizzando materiali naturali e locali, prestando la stessa attenzione al dettaglio ed all’insieme, mettendo al primo posto il comfort e la salute dei futuri ospiti della struttura che, in queste stanze, dovranno trascorrere la maggior parte del loro tempo.

 

DESIGN A MISURA D’UOMO Ampie vetrate si affacciano su un intimo cortile centrale, permettendo alla luce naturale di inondare gli ambienti interi riducendo moltissimo il bisogno di illuminazione artificiale. Grazie agli aggetti in legno della copertura, le vetrate non ricevono la luce diretta del sole, dirottata verso le superfici opache, eliminando fenomeni di abbagliamento o surriscaldamento durante il periodo estivo. Gli ambienti interni sono ulteriormente protetti da una serie di tende interne anch’esse automatizzati, in modo da schermare i raggi solari diretti seguendo l’andamento dell’illuminazione diurna.

 

 

ENERGIA Ottimizzando i consumi, l’edificio è in grado di alimentarsi energeticamente esclusivamente grazie ai pannelli fotovoltaici, producendo addirittura un surplus energetico pari a circa il 19%. Secondo le stime si riusciranno a risparmiare circa 38 kWh al mq, pari a 3,5 kg di CO2 per Mq in meno. La struttura inoltre è dotata di un computer generale al quale sono collegati migliaia di sensori dislocati in varie parti della struttura, per monitorare in tempo reale le prestazioni ed i bisogni della struttura, potendo in questo modo intervenire in caso di mal funzionamenti.

 

ACQUA Rispetto agli edifici tradizionali la Packard Foundation HQ consuma il 40% in meno delle risorse idriche, raccogliendo l’acqua piovana per riutilizzarla nei servizi igienici e per l’irrigazione. Inoltre i giardini esterni della fondazione ed alcune parti della copertura, sono stati rivestiti con sottili biostrati filtranti, realizzando dei veri e propri “giardini di pioggia”, superfici piantumate con essenze speciali capaci di assorbire una parte delle acque meteoriche, riducendo il quantitativo destinato alle fogne e, soprattutto, filtrando in maniera del tutto naturale l’acque che viene dispersa nel terreno.

 

MATERIALI CERTIFICATI La struttura a telaio utilizza il legno e l’acciaio, con l’aggiunta di componenti in quarzite che assicurano l’adeguato isolamento termico, mantenendo la temperatura interna costante. Mentre gli esterni sono arricchiti da pannelli in legno di cedro certificato FSC e lastre di rame riciclato per i piani più alti, internamente la Packard Foundation utilizza legno di eucalipto, anch’esso certificato FSC, assieme al legno di pino, al bronzo ed al vetro.

 

 

MOBILITA’ INTELLIGENTE Ridurre l’impatto ambientale della struttura significa anche ridurre la CO2 emessa dai mezzi di trasporto utilizzati da ciasdcun dipendente per recarsi al lavoro. La scelta della fondazione è stata drastica: dopo aver ristudiato e messo in funzione un nuovo sistema di trasporto pubblico efficiente soprattutto funzionale a tutti gli utenti, i committenti hanno deciso di eliminare completamente il parcheggio interrato per 8.000 veicoli previsto dal progetto preliminare, dimostrando in prima persona  l’importanza di atteggiamenti ecofriendly.

 

Exit mobile version