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Net-Zero College Comunity: un grande progetto di eco-campus

Un villaggio universitario energeticamente autosufficiente, con 315 appartamenti, un impianto fotovoltaico da 4MW, produzione di biogas e mobilità sostenibile.

Nella ricerca mondiale dell’efficienza energetica e dei consumi pari a zero, emerge un interessante progetto sostenuto dalla University California, Davis West Village, ritenuto il più grande progetto nel suo genere dell’intera regione. Assieme a due importanti società di costruzioni, specializzate nell’edilizia sostenibile (Carmel Partners e Urban Village), i rticercatori e gli studenti dell’Università della California di Davis, hanno elaborato il progetto di 315 Eco-appartamenti ed un’area commerciale e ricreativa di 42.500 mq; la prima fase di lavori è iniziata la scorsa settimana e, secondo le previsioni, dovrebbe essere terminata entro il 2013. Il raggiungimento dei nobili obiettivi che si pone il progetto, tendendo ad un valore di energia netto quasi zero, si è sviluppato a partire da due concetti fondamentali, come spiega Nolan Zail, project manager di Carmel Partners: ” Prima di tutto bisogna trova il sistema per ridurre i consumi e contemporaneamente soddisfare la richiesta energetica in loco, installando sistemi da fonti rinnovabili”.

Le abitazioni realizzate per la Net-Zero College Comunity, questo il nome assegnato al progetto, saranno dotate delle più efficienti tecniche di controllo passivo dei consumi: un elevato grado di isolamento per ridurre la richiesta di riscaldamento o raffrescamento, un elevato grado di illuminazione naturale e la tecnica del solar reflective roofing, coperture costituite da una superficie riflettente in grado di respingere le radiazioni solari in eccesso, senza surriscaldare gli ambienti interni. Ovviamente accanto alle metodologie passive proprie dell’involucro, tutti gli edifici, residenziali e commerciali, sono associati a sistemi impiantistici e domotico estremamente efficienti, al punto di poter gestire completamente i consumi dell’abitazione dal proprio smartphone. La progettazione arriva addirittura alla piccola scala, occupandosi di tutti gli oggetti quotidianamente utilizzati nelle abitazioni, che sommati assieme influiscono non poco sul consumo finale di energia, come elettrodomestici, rubinetteria, sistemi di oscuramento esterni ed interni.

La promessa è quella di ridurre il consumo energetico del 50%, garantendo ai futuri proprietari una qualità di vita alta. La produzione energetica avviene esclusivamente grazie ad un impianto solare fotovoltaico da 4 MW, che fornirà energia all’intera comunità. L’apporto dell’università al progetto è tutt’altro che marginale: il team selezionato ha elaborato un particolare prototipo di impianto a biomassa, in grado di produrre del biogas dai rifiuti animali e vegetali, nonchè dall’accurato sistema di raccolta dei rifiuti prodotti dalle abitazioni.

Anche la rete dei trasporti è stata pianificata ed integrata al sistema Net zero energy, sia gli spostamenti interni al campus, che i collegamenti con la città di Sacramento avvengono mediante un sistema di mobilità sostenibile elettrica, nonchè grazie ad un’attenta pianificazione dei percorsi pedonali e ciclabili.

Le innovazioni apportate dal progetto acquistano un ulteriore valore, considerati i vincoli imposti dalla collaborazione con un’azienda privata. Sid England, il vice cancelliere dell’Università, addetto alla sostenibilità ha dichiarato: “Lavorando con un imprenditore privato, il progetto deve prevedere un ritorno per gli investitori. Allo stesso tempo, abbiamo anche dovuto costruire alloggi di alta qualità, a prezzi accessibili per gli studenti e per il personale, sempre rispettando l’obiettivo dei consumi a zero energia netta”. “Speriamo di creare un modello di riferimento funzionante, che possa essere assimilato anche dagli altri Istituti e replicato all’infinito, nella più completa ottica di sostenibilità”.