Un villaggio universitario energeticamente autosufficiente, con 315 appartamenti, un impianto fotovoltaico da 4MW, produzione di biogas e mobilità sostenibile.
Le abitazioni realizzate per la Net-Zero College Comunity, questo il nome assegnato al progetto, saranno dotate delle più efficienti tecniche di controllo passivo dei consumi: un elevato grado di isolamento per ridurre la richiesta di riscaldamento o raffrescamento, un elevato grado di illuminazione naturale e la tecnica del solar reflective roofing, coperture costituite da una superficie riflettente in grado di respingere le radiazioni solari in eccesso, senza surriscaldare gli ambienti interni. Ovviamente accanto alle metodologie passive proprie dell’involucro, tutti gli edifici, residenziali e commerciali, sono associati a sistemi impiantistici e domotico estremamente efficienti, al punto di poter gestire completamente i consumi dell’abitazione dal proprio smartphone. La progettazione arriva addirittura alla piccola scala, occupandosi di tutti gli oggetti quotidianamente utilizzati nelle abitazioni, che sommati assieme influiscono non poco sul consumo finale di energia, come elettrodomestici, rubinetteria, sistemi di oscuramento esterni ed interni.
Anche la rete dei trasporti è stata pianificata ed integrata al sistema Net zero energy, sia gli spostamenti interni al campus, che i collegamenti con la città di Sacramento avvengono mediante un sistema di mobilità sostenibile elettrica, nonchè grazie ad un’attenta pianificazione dei percorsi pedonali e ciclabili.
Le innovazioni apportate dal progetto acquistano un ulteriore valore, considerati i vincoli imposti dalla collaborazione con un’azienda privata. Sid England, il vice cancelliere dell’Università, addetto alla sostenibilità ha dichiarato: “Lavorando con un imprenditore privato, il progetto deve prevedere un ritorno per gli investitori. Allo stesso tempo, abbiamo anche dovuto costruire alloggi di alta qualità, a prezzi accessibili per gli studenti e per il personale, sempre rispettando l’obiettivo dei consumi a zero energia netta”. “Speriamo di creare un modello di riferimento funzionante, che possa essere assimilato anche dagli altri Istituti e replicato all’infinito, nella più completa ottica di sostenibilità”.