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Un solo edificio per mostrare le innovazioni costruttive: il complesso NEST si amplia

Sviluppare soluzioni pronte per il mercato ad alta innovazione ed efficienza. E' l'obiettivo di NEST l'edificio modello sviluppato dall'ETH di Zurigo al si arricchisce di una nuova unità costruttiva, STEP

NEST
STEP2 NEST credits: Decke_ROK Architekten

La nuova unità Step2 del complesso di ricerca svizzero NEST sarà completata entro la primavera 2024

(Rinnovabili.it) – L’edificio di ricerca e innovazione NEST sviluppato dall’Empa e dall’Eawag di Zurigo, si amplia di un nuovo importante modulo: Step2. La struttura figlia dei dipartimenti di ricerca dell’ETH nasce con l’obiettivo di fornire un ambiente nel mondo reale, dove sviluppatori, ricercatori e partner industriali abbiano l’opportunità di sperimentare le propri innovazioni. L’aspetto più interessante di NEST è inoltre l’effettivo utilizzo di questi spazi, creati non solo come modello, ma come ambienti quotidianamente occupati dai ricercatori dell’Istituto svizzero.

STEP2 è l’ultima aggiunta in questo complesso ed interessante edificio e sarà ufficialmente aperta entro la prossima primavera 2024.

STEP2 e il tetto che fa risparmiare risorse e CO2

Il piano superiore della nuova unità a due piani STEP2 sarà sormontato da una copertura innovativa a lastre in filigrana nervate. A sviluppare il prototipo è lo studio di architettura ROK in collaborazione con gli ingegneri di WaltGalmarini AG e Stahlton Bauteile AG.

Questo particolarissimo controsoffitto consente una larghezza della campata da 8 a 14 metri, il che lo rende ideale per la costruzione di uffici e grattacieli. Le lastre sono state prefabbricate e stampate in 3D utilizzando particolari stencil completamente a base minerale, con la possibilità di un ri-utilizzo circolare. Grazie alla progettazione digitale e alla stampa 3D è possibile ridurre del 50% le risorse e le emissioni di CO2 rispetto ad una normale soletta in cemento.

Inoltre il soffitto di STEP2, come caratteristica aggiuntiva è dotato di insonorizzazione integrata resa possibile dall’impiego di “scatole acustiche stampate in 3D” riempite con una schiuma fonoassorbente chiamata Cavipor®. Il risultato è un’atmosfera acustica chiara e confortevole, nonostante la dura superficie del cemento.

La scala in cemento e la costruzione digitale

ETH DBT: Digital Building Technologies – ETH Zürich

I due piani di Step2 sono collegati da “Cadenza” una particolare scala a chiocciola in cemento che sembra uscita da un film di fantascienza. Qui la progettazione digitale ha giocato un ruolo dominante sfruttando al meglio la programmazione assistita unita alla stampa 3D. Le stesse casseforme sono state stampate permettendo ai costruttori di creare forme altrimenti impossibili con i metodo convenzionali. Inoltre, ogni “stampo” è riutilizzabile più volte minimizzando gli sprechi ed i materiali utilizzati. I gradini prefabbricati sono poi stati assemblati all’Empa di Dübendorf, e trasferiti all’interno di NEST come un componente unico. Nonostante ciò i singoli scalini sono smontabili singolarmente e riutilizzabili senza particolari accorgimenti.

Facciata dell’edificio

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Step2 credit: Empa

Come ogni progetto di architettura sostenibile, la qualità dell’involucro è fondamentale per determinare il fabbisogno termico dell’edificio e nell’unità Step2 questo concetto si amplia immaginando la possibilità di replicare la soluzione anche a progetti futuri. Per questo motivo la facciata della nuova unità NEST è flessibile al punto da poter accogliere differenti tipologie di involucro, testandone le potenzialità senza compromettere il resto della struttura.

L’efficienza ed il comfort sono assicurati dalla massa termica dell’involucro, dalle particolari alette automatizzate in facciata, e dalle vetrate altamente isolanti.