(Rinnovabili.it) – In occasione dei prossimi Mondiali di calcio del 2014 il Brasile, Paese ospitante, tenterà di realizzare il primo stadio ad “Energia Zero” a Brasilia.
L’Estádio Nacional dovrebbe essere completato entro la fine di questo mese, per essere inaugurato ufficialmente il 18 maggio 2013, quando il team incaricato del progetto Castro Mello Arquitectos svelerà le tanto attese qualità green del nuovo stadio.
Sulla scia dei giochi di Londra 2012, anche il Brasile cercherà quantomeno di contenere i consumi e gli sprechi energetici per il mega evento, passando prima di tutto alla realizzazione di strutture edilizie ad alta efficienza energetica. L’Estádio Nacional per i Mondiali 2014 ricalca queste aspettative puntando, una volta completato, alla certificazione LEED Platinum del GBC (Green Building Council).
Produrre energia purificando l’aria
Costato poco più di 250 mln di sterline, il fiore all’occhiello dei prossimi Mondiali 2014, sarà dotato di un maxi impianto fotovoltaico di copertura da 2,5 MW, che consentirà un risparmio economico di circa 2,4 mln di sterline l’anno, ripagando in soli dieci anni il suo investimento.
Oltre alla produzione energetica, una delle caratteristiche uniche dello stadio di Brasilia per i Mondiali 2014, è la grande copertura circolare realizzata in ETFE, un fluoro polimero termoplastico rivestito da uno strato di TiO2 (biossido di titanio.
Se la membrana di ETFE già di per sè rappresenta un elemento vincente, per le incredibili proprietà del materiale, il rivestimento con Biossido di Titanio, trasforma lo stadio in un “magia smog”. Grazie all’azione del Sole infatti, questo composto chimico riesce a trasformare gli ossidi di azoto (NoX) presenti in atmosfera, in semplici sali minerali solubili, atossici ed innocui per la salute umane che alla prima pioggia, si disperdono nel terreno senza alcuna conseguenza.
Si è calcolato che ogni metro quadro di copertura, sarà in grado di rimuovere lo stesso quantitativo di gas serra prodotto da 88 veicoli.
Grazie ad un sistema di raccolta delle acque meteoriche inoltre, lo stadio sarà in grado di ridurre il carico idrico richiesto per l’irrigazione del campo, riducendo non di poco lo spreco di risorse prossimi Mondiali 2014.