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Mini case prefabbricate: il modulo IWI salva spazio, per le città sovraffollate di domani

Sviluppato da Juan Ruiz e Amelia Tapia in Ecuador, il modulo IWI in legno è apribili a fisarmonica a seconda delle esigenze

IWI
Créditos fotógrafo: JAG STUDIO – via Juan Ruiz and Amelia Tapia

Il Modulo IWI è totalmente prefabbricato per facilitare il montaggio e lo smontaggio

(Rinnovabili.it) – Poco spazio a disposizione, ma sempre più persone a doverselo spartire. Se il futuro dell’urbanizzazione in città è sovraffollato, la possibilità di avere a disposizione mini case prefabbricate da “aprire e chiudere” all’occorrenza appare come un vero e proprio sogno.

Grazie agli architetti Juan Ruiz e Amelia Tapia l’idea si è trasformata in realtà dando vita al progetto IWI. Sviluppato in Ecuador, il modulo prefabbricato è una vera e propria stanza aggiuntiva in legno a disposizione degli abitanti della casa, facilmente estendibile a seconda delle necessità.

Le mini case che aprono a fisarmonica

Tra le caratteristiche comuni alle mini case c’è senza dubbio la possibilità di offrire tutto ciò di cui si ha bisogno in uno spazio essenziale. Il modulo IWI parte da questo presupposto: nella forma compatta appare come un qualunque mobile, ma una volta esteso diventa uno spazio di vita che contiene tutto il necessario per svolgere le più svariate attività quotidiane. Da ufficio a sala relax, da sala riunioni a stanza per gli ospiti, il tutto inserito in spazi flessibili sia internamente che esternamente.

Nel progetto IWI lo spazio è studiato al millimetro. L’abitacolo è composto da due moduli rigidi in legno collegati da una struttura flessibile a fisarmonica. Il modulo principale è anche quello che accoglie tutte le funzioni indispensabili per rendere lo spazio abitabile, ovvero tavoli, sedie, contenitori, cassetti e scaffali. Inoltre è dotato delle utenze domestiche base quali illuminazione, prese elettriche, lavandino, cucinino. Sarà l’utente a decidere se utilizzare IWI “On-grid” o “Off-grid” a seconda della collocazione che verrà scelta.

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Flessibilità in legno e tela

Juan Ruiz e Amelia Tapia hanno progettato le “mini case” IWI utilizzando la tecnologia CNC (controllo numerico computerizzato) per ridurre al minimo gli sprechi e permettere una produzione universale con la massima facilità di montaggio e smontaggio. Il primo modulo IWI è stato collocato su una terrazza a Quito, in Ecuador, con esposizione ad ovest. Quando il sistema è chiuso, la terrazza è completamente fruibile, ma dotata in aggiunta di un’area caffetteria, di un lavandino e di un tavolo con sedie. Quando il modulo viene aperto, si crea uno spazio di lavoro aggiuntivo, perfettamente illuminato, ma protetto dai raggi solari diretti. Il modulo è già completo di tutte le utenze, sarà poi l’utente a decidere se collegarlo alla rete esistente o meno.