(Rinnovabili.it) – Trascorso un anno dall’annuncio dei vincitori del concorso “Una Comunità per crescere”, indetto dalla società Polaris Investment Italia SGR per conto della Fondazione Housing Sociale (FHS), è stata posata la prima pietra. Ha preso il via giovedì scorso quello che potrebbe presto diventare uno dei più grandi quartieri europei con strutture portanti in legno. Il complesso verrà realizzato in via Cenni e prevederà la costruzione di quattro edifici da nove piani, per un totale di 124 alloggi, su una superficie complessiva di più di 17.000mq; oltre ad essere ecosostenibile, il futuro quartiere vorrebbe promuovere l’housing sociale, fornendo a tutti la possibilità di accedere ad un alloggio di qualità a prezzi accessibili e nello stesso tempo, diffondendo un nuovo modello abitativo, molto più simile alla tradizione nordica che non alla tradizione italiana.
Fabrizio Rossi Prodi, il capo progetto del team di architetti vincitori, spiega:
“Non volevamo solo progettare un pezzo di città bella, avevamo una sfida in più: costruire un’architettura attorno a un’idea di comunità, immaginando spazi amici dell’uomo e un’architettura che si prenda cura dell’ambiente. Anche per questo abbiamo scelto un materiale tanto antico quanto naturale: il legno massiccio in pannelli a strati incrociati (XLAM) con il quale verrà realizzata tutta la struttura, compresi scale e vani ascensore, che poggerà su un’autorimessa interrata in cemento armato. Il progetto rifiuta la monofunzionalità che affligge le periferie: si rivolge a nuclei familiari e sociali diversi, si arricchisce di ulteriori funzioni, oltre alla residenza, e crea tante occasioni spaziali continuamente variate”.
Abitare sociale
Dovrebbero bastare quattordici mesi (marzo 2013) alla realizzazione completa dell’Eco-quartiere, che porterà avanti il lavoro iniziato dal Fondo Immobiliare di Lombardia per risolvere il problema degli alloggi, o troppo costosi, o troppo piccoli, spesso insalubri e purtroppo anche poco sicuri. Si svilupperà in questo modo un complesso urbano completamente inserito nel verde, dove lo spazio aperto non è solo un’area residuale della città, ma l’aggregatore della comunità, dove trovano posto orti comuni, giardini, spazi culturali, tetti verdi, servizi dedicati ai giovani ed ai condomini.
Esclusivamente in classe A, gli edifici rispetteranno standard molto elevati in termini di comfort abitativo e sicurezza strutturale, grazie al particolare sistema costruttivo adottato: pannelli portanti a strati incrociati in legno, il sistema XLAM (Cross Laminated Timber, prodotto MAK Holz-StoraEnso), uno dei pochi metodi costruttivi che, accanto alle elevate capacità prestazionali, consente la costruzione di edifici multipiano (nove piani).
Sostenibilità ambientale prima di tutto, in particolar modo perchè i 6.100 mc di pannelli in legno che saranno utilizzati alla costruzione dell’Ecoquartiere, proverranno tutti da foreste certificate dell’Austria, in cui è praticata un’attenta gestione forestale che permette una costante crescita del patrimonio boschivo: si calcola che il legno utilizzato verrà rigenerato integralmente in meno di quattro ore.
Dunque risparmio di CO2 e risparmio di materia prima, tempi di realizzazione decisamente inferiori alla tradizione e grande qualità costruttiva. Se il complesso risulterà costare di più rispetto alla “normalità”, l’investimento iniziale sarà ampiamente e rapidamente ripagato già nei primi anni di vita. Un sistema di cogenerazione, i pannelli fotovoltaici integrati agli edifici, i tetti giardino e le elevate prestazioni energetiche fornite dalla qualità delle strutture lignee, contribuiranno ad una notevole riduzione delle spese di gestione e del peso sulle bollette dei singoli abitanti.