Lo scorso anno le compravendite di immobili virtuali nel Metaverso hanno superato i 500 milioni di dollari
(Rinnovabili.it) – Ne sentiamo parlare con sempre maggiore frequenza, lo abbiamo visto nei film, vissuto attraverso i videogiochi, sperimentato con i primi occhiali VR: è il Metaverso, la simbiosi tra realtà virtuale e vita digitale.
A rendere questo strano ed affascinante mondo famoso è servito Mark Zuckerberg, che gli ultimi mesi dello scorso anno ha annunciato la sua decisione di ampliare Facebook, “traslocando” nel metaverso.
E se fino ad ora questa realtà, era più che altro vissuta passivamente attraverso i videogiochi online, adesso questo mondo si sta trasformando in un luogo da costruire, letteralmente.
E’ di pochi giorni fa il lancio da parte dell’azienda Renovi di un insolito concorso, “Next Top Metaverse Build“, dedicato a designer, architetti o sviluppatori per la realizzazione di progetti infrastrutturali virtuali. Case, musei, gallerie, casinò, aree festival, il concorso non pone certo limiti alla fantasia e mette in palio un bottino non indifferente. Un primo premio del valore di 50.000 dollari in token virtuali da spendere in Renovi, o un appezzamento di terreno in Decentraland, uno dei 4 principali piattaforme di metaverso attualmente esistenti.
Un mercato da milioni di dollari
Sogno o realtà, fatto sta che le società immobiliari impegnate nella compravendita di immobili virtuali hanno già sfiorato cifre vicine ai 500 milioni di dollari solo nel 2021, e contano di raddoppiarlo entro la fine dell’anno. Gli analisti ci dicono chiaramente che questo è un mercato con rischi ancora molto alti e, di conseguenza, guadagni altrettanto impressionanti. Ma la cosa più interessante è l’apprezzamento che il Metaverso inizia a suscitare tra i grandi attori del settore delle costruzioni.
Lo studio Arabo Roar ad esempio, ha appena completato la costruzione di un suo showroom virtuale proprio all’interno di Decentraland ad esempio.
Molti architetti e designer sfruttano già oggi le potenzialità offerte dalla realtà aumentata o da quella virtuale, per mostrare i progetti ai propri clienti, o creare simulazioni digitali del futuro del progetto ancora prima di posare la prima pietra.
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Immaginiamo cosa potrà accadere nel momento in cui questi progetti non dovranno più essere costruiti nel mondo reale, ma solo in quello digitale.
La terra delle opportunità
Ma come si compra o si costruisce nel metaverso? La struttura di questi mondi virtuali condivisi è molto simile alla realtà: esiste un registro decentralizzato delle proprietà terriere, un protocollo per descrivere ciascun appezzamento di terra ed una rete di compravendita attraverso la quale passare per le transizioni economiche. Ciascun utente ha un proprio avatar dotato di un portafoglio con il quale acquistare oggetti o, ad esempio, commissionare la costruzione di una casa.
La differenza sostanziale con il mondo reale è proprio l’inesistenza di limiti alla creatività, senza limitazioni dettate dalla sicurezza o dal budget.
Tuttavia in molti sostengono che le costruzioni che riceveranno maggiore apprezzamento nel metaverso, per quanto fantasiose, saranno proprio quelle riconoscibili come reali.
Non ci resta che rimanere in attesa, aspettando intanto di vedere le visionarie creazioni dei partecipanti al concorso.