Secondo l’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, di ENEA e I-Com, gli italiani scelgono l’acquisto di case per investimento e locazione, mentre calano le vendite residenziali sulla prima casa. Aumenta la consapevolezza sulla qualità energetica, considerata tra i fattori decisivi in una trattativa
La scarsità dell’offerta di case soprattutto nei grandi centri urbani sta determinando un rialzo dei prezzi
(Rinnovabili.it) – Nonostante un calo generalizzato delle compravendite nel residenziale, nel 2023 il mercato immobiliare italiano ha visto aumentare gli acquisti finalizzati ad investimento, confermando il “bene casa” quale principale forma di tutela per i risparmi delle famiglie del Belpaese. Sempre più protagonista è oggi l’efficienza energetica, considerata dal 62% degli acquirenti quale elemento imprescindibile in una transazione di compravendita.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, elaborato per l’11° anno consecutivo, con ENEA ed I-Com (Istituto per la Competitività), in riferimento all’andamento del mercato immobiliare italiano dello scorso anno e delle previsioni per il 2024.
Cala del 10% il numero delle compravendite residenziali
A risentire dell’andamento di un mercato instabile è soprattutto la prima casa.
L’acquisto del residenziale scende a circa 700.000 unità calando del 10% rispetto al 2022, a fronte di un aumento dell’utilizzo dei propri risparmi, quasi raddoppiato rispetto al 2022, che ha determinato una crescita delle compravendite di seconde case (+1,5%). Gli acquirenti scelgono di acquistare immobili per un investimento futuro finalizzato alla rendita da locazione, cresciuta del 28%: in questo quadro, le tipologie più appetibili diventano i monolocali, quintuplicati rispetto al 2022, ed i bilocali (+64%).
“Nel 2023 abbiamo registrato un rallentamento del mercato della prima casa ma, nello stesso tempo, un considerevole aumento degli acquisti per investimento finalizzati ad una rendita da locazione soprattutto di breve durata, considerata più sicura e redditizia” – sottolinea il Presidente del Centro Studi Fiaip Francesco La Commare. “Preoccupa la scarsità dell’offerta di case sia da vendere che da affittare soprattutto nei grandi centri urbani che sta determinando un rialzo dei prezzi, ma le prospettive per il 2024 rimangono positive per un rinnovato clima di fiducia dettato principalmente dallo stop dell’aumento dei tassi dei mutui e dell’inflazione che favorirà l’accesso alla Casa.”
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Aumentano i valori di mercato
Tra il 2023 ed il 2022, il valore di mercato ha subito un aumento medio del 2%, registrando gli incrementi più elevati nelle grandi città dove la domanda supera di gran lunga l’offerta. Milano si conferma come uno dei capoluoghi più vivaci con un picco nei valori di mercato del +6%. Per l’uso diverso dall’abitativo sia l’andamento delle compravendite (negozi +0,2% uffici -0,2% capannoni +0,1%,) che dei prezzi (negozi -0,1%, uffici -0,2% e capannoni +0,3%) rimangono sostanzialmente sulla stessa linea del 2021 e 2022.
Focus sull’efficienza energetica
L’avvicinarsi degli obiettivi europei di decarbonizzazione del patrimonio immobiliare si legge chiaramente nell’andamento del mercato edilizio del 2023. Cala sensibilmente rispetto all’anno precedente la percentuale delle unità immobiliari compravendute in classe G, soprattutto per i bilocali (9% nel 2023 contro il 27% del 2022) e per le villette a schiera (20% contro il 24% dell’anno precedente). Crescono gli edifici in Classe D, ma soprattutto, si registra per il terzo anno consecutivo la crescita della percentuale di vendite di immobili ristrutturati con elevate prestazioni energetiche, che è arrivata a sfiorare il 38% del totale per questa classe di edifici.
Per oltre la maggior parte degli acquirenti (62%), l’importanza della qualità energetica dell’immobile influisce considerevolmente sui termini di vendita, probabilmente a seguito dei rincari energetici e all’inflazione che hanno segnato in particolare il primo semestre dell’anno scorso.
Per il 62% degli intervistati (erano il 58% nel 2022) ritiene che l’Attestato di prestazione energetica APE aiuti a orientare le scelte degli utenti verso immobili di migliore qualità energetica. Infine, per il 52% degli agenti immobiliari lo strumento del Superbonus 110% ha avuto un’influenza significativa sulle dinamiche del mercato immobiliare, con un aumento sensibile di coloro che giudicano tale impatto molto rilevante (35% nel 2023 contro un 20% del 2022).
Le prospettive per il 2024
La maggior parte degli agenti immobiliari Fiaip vede con fiducia al 2024, sia per l’annunciata riduzione dei tassi di interesse sui mutui che per la discesa dell’inflazione. Secondo l’Osservatorio, il mercato immobiliare italiano del 2024 rifletterà l’andamento delle compravendite del 2023, aumentando ulteriormente il numero di compravendita per investimento, con una generale stabilizzazione dei prezzi degli immobili (+3% solo nei grandi centri urbani).“Sicuramente la qualità energetica di un edificio non è ancora tra i principali driver della domanda ma cresce, per il terzo anno consecutivo, la percentuale degli immobili che sono stati ristrutturati e portati nelle classi energetiche più performanti prima di essere immessi sul mercato”, conclude Vicepresidente I-Com, Franco D’Amore. “Siamo lontani dal cambio di passo necessario per decarbonizzare il comparto edilizio entro i prossimi 25 anni, ma i segnali di una inversione di rotta sono comunque ben visibili.”