Rinnovabili

Mattoni per le api: a Brighton diventano obbligatori, ma non tutti sono d’accordo

I Bee Bricks credits: greenandblue.co.uk

I mattoni per le api sono prodotti da una ditta inglese con il 75% di materiale riciclato

(Rinnovabili.it) – Il Consiglio della città di Brighton e Hope ha approvato una particolare mozione che obbligherà tutte le nuove costruzioni alte più di cinque piani, ad includere nella facciata i particolarissimi mattoni per le api. A darne notizia per primo con un tweet, il Consigliere Robert Nemeth, promotore dell’iniziativa già dal 2019.

Non tutti sono d’accordo con la proposta però. Come sottolinea per primo The Guardian, per alcuni scienziati l’iniziativa potrebbe essere inutile se non addirittura dannosa per le api stesse. Ma vediamo di cosa si tratta.

Bee Brick made in Inghilterra

mattoni per le api
I Bee Bricks credits: greenandblue.co.uk

Questi particolari mattoni per le api, Bee Brick, sono stati ideati dall’azienda inglese Green & Blue per fornire un riparo per la nidificazione alle api solitarie. Si tratta di semplici mattoni costruiti con il 75% di materiale riciclato dalla produzione di argilla cinese della Cornovaglia, ma con una serie di fori al loro interno. Secondo l’azienda le api solitarie, come le muratrici rosse, troverebbero in queste cavità un riparo dove nidificare, sigillando poi i fori con fango o vegetazione, fino alla primavera quando le nuove api sarebbero pronte a prendere il volo.

Una questione controversa

Come accennato in precedenza, The Guardian riporta però l’altra faccia della medaglia, ovvero quella degli scienziati preoccupati che questa soluzione possa fare più male che bene.

Secondo alcuni ricercatori i mattoni per le api, se non accuratamente puliti al loro interno, potrebbero diventare di diffusione di malattie per gli insetti stessi o attirare acari. La risposta arriva però dal professore di ecologia Lars Chittka, della Queen Mary University, che sostiene come le api abbiano un naturale comportamento igienico, e sarebbero perciò perfettamente in grado di individuare un ambiente salubre e privo di ospiti indesiderati.

Leggi anche Pollinator Park, un tuffo virtuale nel 2050 per proteggere la biodiverità

Un altro dubbio lo solleva il biologo Dave Goulson, professore di biologa all’Università del Sussex, riferendosi alla non sufficiente grandezza dei buchi, tuttavia conclude con un “ma probabilmente sono meglio di niente”. Il biologo però aggiunge “i mattoni delle api mi sembrano un’attività di spostamento. Ci prendiamo in giro se pensiamo che avere uno di questi matoni in ogni casa farà davvero la differenza per la biodiversità. È necessaria un’azione molto più sostanziale e questi mattoni potrebbero essere facilmente utilizzati come “greenwash” dai costruttori”.

Quando i mattoni non bastano

E’ chiaro che i Bee Brick restano un’idea molto interessante che meriterebbe un approfondimento ed uno studio più esteso su scala urbana, per rilevare i reali benefici che apporterebbe a questi insetti nel corso degli anni. “Ci vorranno ancora alcuni anni per stabilire il grado di efficacia dei mattoni d’api, ma è incoraggiante sapere che gli studi sono in corso. Ciò che è certo, tuttavia, è che portare avanti lo status quo di ignorare la natura nelle nuove costruzioni è un disastro di prim’ordine per la biodiversità”, sottolinea il consigliere Nemeth.

Leggi anche Se scomparissero gli impollinatori, quante piante si estinguerebbero?

Tuttavia non possono bastare i mattoni per le api a risolvere il problema dell’estinzione degli insetti impollinatori. Recenti studi hanno affermato che il 9% della specie di api è a rischio estinzione, un disastro se si pensa che il 90% delle piante selvatiche da fiore dipende dagli impollinatori per riprodursi.

Exit mobile version