Il progetto di MVRDV ha ricevuto la certificazione BREAAM Excelent
(Rinnovabili.it) – Il fulcro dei sette edifici che compongono l’Amsterdam Science Park, il Matrix One, è finalmente completo. Concepito dai creativi dello studio olandese di MVRDV, l’edificio è destinato ad accogliere ricercatori e scienziati impegnati ad elaborare soluzioni sostenibili per il prossimo futuro. Ma l’aspetto più interessante è rappresentato dall’edificio stesso: un green building ad alta efficienza quasi completamente smontabile e riutilizzabile in tutte le sue parti.
Il progetto di per sé rappresenta un caso studio unico nel suo genere, incorporando impianti per la produzione di energia rinnovabile, soluzioni di illuminazione intelligente, aree dedicate alla mobilità sostenibile, ed ovviamente un involucro edilizio costruito seguendo i principi dell’economia circolare.
Energia pulita e certificazione BREAM Excellent
Sul tetto, 1.000 metri quadrati di pannelli solari generano una parte dell’energia dell’edificio, mentre gli impianti di illuminazione e riscaldamento collegati a Internet aiutano a ridurre il consumo energetico, infine l’energia per le apparecchiature di laboratorio critiche funziona su un circuito separato. Un grande lucernario illumina naturalmente l’atrio, mentre pareti e coperture verdi e le finiture in morbido feltro aiutano a gestire l’inquinamento indoor e quello acustico.
Con questa combinazione di produzione attiva e soluzioni passive, Matrix One produce una parte significativa dell’energia che consuma, sodisfando gli ambiziosi obiettivi di Amsterdam per il rendimento energetico.
Un passaporto dei materiali in perfetto stile circolare
Come anticipato, l’edificio progettato da MVRDV per Amsterdam ha una caratteristica più di altre che lo distingue: la totale circolarità dei materiali e sistemi costruttivi che lo compongono.
Per avere sotto controllo il reale impatto, le emissioni in termini di CO2, la durata della vita e la possibilità di reimpiego, tutti i materiali ed i componenti di Matrix One sono inseriti nella piattaforma Madaster. Si tratta di un vero e propri passaporto di ben 120.000 componenti edilizi, l’unico mezzo che consente di riutilizzare il 90% dell’edificio.
“L’edificio è all’avanguardia ora, ma riconosce anche che lo stato dell’arte è in continua evoluzione. Così abbiamo reso il più flessibili possibile sia gli spazi interni che gli impianti tecnici che li servono; gli uffici possono essere facilmente modificati per diventare laboratori e viceversa, e i laboratori possono essere facilmente aggiornati con nuovi sistemi per adattarsi agli standard in evoluzione. Nei decenni a venire, quando l’edificio non sarà più all’avanguardia, diventerà una fonte da cui raccogliere materiali per altri edifici. In futuro, speriamo che questo sia il modo in cui funzioneranno tutti gli edifici e siamo entusiasti di vedere Matrix ONE diventare un portabandiera nel nostro ufficio”, sottolinea Frans de Witte, partner di MVRDV.
Come progettare un edificio riutilizzabile
Lo sforzo compiuto da MVRDV per assicurare la riciclabilità quasi totale dell’edificio si legge nelle soluzioni costruttive adottate. Viti e bulloni sono sempre accessibili per consentire lo smontaggio, la struttura principale di Matrix ONE è costituita da un telaio in acciaio e da lastre prefabbricate con anima cava progettate senza collegamenti fissi. La classica soletta in calcestruzzo sopra gli elementi prefabbricati è sostituita con sottili controventi in acciaio sotto il pavimento. Grazie alla capata ridotta organizzata con colonne, ogni piano è aperto e felssibile e necessità di un minor spessore di cls, risparmiando quindi CO2. Anche la facciata e gli elementi interni hanno proprietà circolari. Ad esempio: i moduli di facciata in alluminio sono avvitati direttamente alle facciate in legno e gli emblematici rivestimenti in feltro sono assemblati come moduli (certificati cradle to cradle) appesi in profili metallici. Le pareti interne sono smontabili e riconfigurabili, senza precludere eventuali cambi futuri funzionali. La pavimentazione è composta al 95% da materiali biologici e rinnovabili facilmente sostituibili. Gli impianti di aerazione sono sempre aperti e facilmente ispezionabili, inoltre un serbatoio per la raccolta dell’acqua piovana posto sotto l’edificio, aiuta nella gestione idrica e riduce i fenomeni di allagamento.
La scala sociale del Matrix Innovation Center
Dato che Matrix One è anche l’edificio principale del centro di ricerca dell’Amsterdam Science, il suo ruolo è anche sociale. Ed il cuore di tutta la progettazione è la grande “scala sociale” d’ingresso, prosecuzione dei percorsi esterni del campus. Tra posti a sedere, tavoli per riunioni e postazioni caffè, la scala diventa una tribuna d’onore dove intrattenere relazioni e condividere idee. La scala sociale è completa di tutti i servizi necessari all’edificio compreso un ristorante ed una caffetteria.
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Matrix One inoltre incoraggia gli stessi utenti a condurre una vita più sana: la posizione delle scale invoglia gli utenti a preferirle agli ascensori, mentre l’esterno del campus è perfettamente attrezzato per accogliere un gran numero di biciclette, riducendo la necessità degli occupanti di utilizzare l’auto.