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Basta un software per aumentare la resilienza climatica degli edifici

Resilienza climatica edifici: il software ti dice come aumentarla
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Gli eventi climatici estremi si sono intensificati negli ultimi anni mettendo a dura prova le infrastrutture esistenti e provocando miliardi di euro di danni. Anche se le compagnie assicurative stanno progressivamente adeguando i propri piani includendo anche i rischi secondari, come incendi, forti grandinate o inondazioni, il vero risparmio si otterrebbe intervenendo prima ancora che si verifichi l’evento estremo, migliorando la resilienza climatica degli edifici. 

Ma come anticipare il futuro intervenendo solo dove necessario, senza ulteriori sprechi di risorse? La risposta potrebbero averla trovata i ricercatori del Fraunhofer Institute for High-Speed ​​Dynamics, Ernst-Mach-Institut (EMI) nel progetto ResCentric.

Un software per vedere nel futuro

Non si tratta di fantascienza, bensì di matematica. Nel progetto ResCentric il Fraunhofer EMI ha collaborato con un partner del settore per sviluppare un software per valutare gli effetti delle condizioni meteorologiche estreme. Simulando l’evento, il programma è in grado di valutare i danni e i tempi di inattività che colpiscono edifici amministrativi, uffici multipiano, strutture industriali o case unifamiliari.

Una volta elaborati i dati, il software restituisce un elenco degli interventi necessari per migliorare la resilienza degli edifici. 

Nella prima versione di ResCentric i ricercatori si sono concentrati su eventi quali inondazioni causate da precipitazioni estreme e scenari di forte vento. Il prossimo passo sarà includere nel software anche le ondate di calore e gli incendi boschivi.

“Le precipitazioni estreme sono particolarmente pericolose perché giungono senza preavviso. Si verificano sempre più frequentemente e spesso causano danni enormi. Il nostro obiettivo principale è rafforzare la resilienza delle strutture urbane”, afferma la dott.ssa Julia Rosin, scienziata presso il Fraunhofer EMI di Efringen-Kirchen.

Come monetizzare i danni 

La piattaforma sviluppata dal team è utilizzata per valutare gli impatti monetari degli eventi meteorologici estremi correlati al clima e identificare strategie per ridurre i danni, impostando i costi delle azioni da intraprendere rispetto alle perdite finanziarie e tenendo conto della probabilità e dell’intensità degli eventi estremi climatici insieme ai rischi associati.

“Il software ci consente di calcolare per edifici specifici quali saranno i costi dei danni dovuti ai fenomeni climatici e quanto costeranno le riparazioni”.

Nel conteggio dei danni associati all’evento climatico estremo, il software è in grado di inserire anche la perdita di reddito dovuta al non utilizzo della proprietà perché inagibile, la perdita dell’eventuale affitto associato al bene o ancora il danno connesso alla mancata produzione, se l’immobile è destinato ad uso industriale. 

I destinatari dei calcoli sono moltissimi, dagli investitori immobiliari, alle compagnie assicurative, alle società e associazioni immobiliari, insieme alle amministrazioni pubbliche.

Il software ResCentric può anche essere utilizzato per identificare:

Porte, finestre, parcheggi, coperture, interrati, tutto deve essere preso in esame.  

Come sottolineano dal Fraunhofer EMI, “le moderne porte a tripla tenuta possono impedire all’acqua di entrare. Anche la sostituzione delle finestre con versioni a triplo vetro può aiutare a prevenire i danni causati dall’acqua. Il nostro software fornisce un intero catalogo di misure preventive, inclusi i rispettivi costi”.

Come migliorare la resilienza climatica degli edifici

Il software funziona in maniera molto intuitiva: le società importano al suo interno i dati sul portafogli immobiliare ed in pochi secondo il programma calcola la previsione dei danni appropriata per un particolare edificio e un evento meteorologico.

Il modello matematico tiene conto delle caratteristiche dell’edificio per quanto riguarda la struttura, i materiali e lo stile di costruzione, rappresentando un’ampia gamma di edifici. 

Il software associa poi i parametri in base all’evento estremo da considerare, come la profondità dell’acqua nel caso delle inondazioni, la velocità con cui scorre, l’intensità del vento, le dimensioni della grandine, il tutto in base alle proprietà di resistenza dei materiali da costruzione utilizzati. 

La combinazione di questi elementi permette di stilare una statistica sulla probabilità di danni previsti. 

“Si potrebbe pensare a noi che eseguiamo calcoli per un edificio tipico e poi traduciamo i risultati in tutti gli edifici simili a quello tipico”, spiega il team che ora è al lavoro per passare dalla resilienza climatica dei singoli edifici a quella dell’intera città.

Una volta che queste interfacce saranno in atto, i comuni potrebbero rispondere ai requisiti del cambiamento climatico a livello di pianificazione urbana e prendere le precauzioni necessarie”.

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