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La Programmazione ecologica di Neri Oxman, dove l’IA coltiva grattacieli green

Riunendo progettazione computazionale, robotica, scienza dei materiali, chimica verde, biologia e ingegneria degli ecosistemi, la prof.ssa Neri Oxman del MIT ha creato il primo software per la “programmazione ecologica” di grattacieli green contrapposti al concetto di Net zero

La Eden Tower di Neri Oxman
credits: Eden OXAM

Il grattacielo Eden Tower cresce e si evolve in base alle condizioni naturali ed alla biodiversità

E’ stato inaugurato pochi giorni fa OXMAN, un laboratorio fondato dalla professoressa del MIT Neri Oxman la cui unica missione sarà quella di creare e realizzare oggetti e strutture dove la natura sia la protagonista stessa della costruzione. Paradossalmente in contrasto con il concetto “Net-Zero nel quale l’obiettivo è ridurre al minimo l’impatto negativo, quella che la Oxman ha ribattezzato “programmazione Ecologica” proverà invece a massimizzare il benessere attraverso nuove forme di costruzione green.

Un aiuto indispensabile in questa progettazione che guarda al futuro, arriva dall’Intelligenza Artificiale, chiamata a creare un design architettonico letteralmente “coltivato” a partire dalla biodiversità.

Reinventare i sistemi industriali quotidiani

L’edificio come un Ecosistema – credits: Oxman

Un settore affascinante e ricco di stimoli quello scelto dalla professoressa Neri Oxman che riunisce progettazione computazionale, robotica, scienza dei materiali, chimica verde, biologia e ingegneria degli ecosistemi. L’obiettivo del laboratorio OXMAN sarà quello di reinventare i sistemi industriali che decidono il modo in cui progettiamo, produciamo oggetti, mangiamo e ci vestiamo. 

Di conseguenza il laboratorio opera su tra scale differenti:

  • la progettazione del prodotto con il laboratorio (pronunciato “O-Zero”) che esplora come gli oggetti progettati possano prendere in prestito, anziché consumare, materia ed energia dal mondo naturale e restituirle quando diventano obsolete. La piattaforma O° è un approccio verticalmente integrato alla progettazione di biopolimeri, alla fabbricazione digitale e alla decomposizione programmabile;
  • la programmazione architettonica con il laboratorio EDEN, dove la “programmazione ecologica” esplora come le strutture e i paesaggi possano migliorare, anziché degradare, gli ecosistemi per il reciproco rafforzamento degli esseri umani e del mondo naturale. È guidato dalla convinzione che gli edifici possano essere progettati e utilizzati in modi che aiutino a rinaturalizzare gli ecosistemi.
  • progettazione molecolare del laboratorio ALEF, che esplora come la produzione di ingredienti per alimenti, fragranze e aromi possa aggiungere, anziché sottrarre, vita vegetale nativa, fertilità del suolo e composizione batterica. Il laboratorio è guidato dalla convinzione che i beni molecolari possano essere progettati per far rivivere ecosistemi antichi e guidare la salute generale negli ecosistemi futuri.

I Grattacieli ecologici diventano ecosistemi coltivabili

Le architetture a cui punta Neri Oxman non soddisfano solo le esigenze degli occupanti umani, ma promuovono la biodiversità, la resilienza e la preservazione degli ecosistemi critici su cui però gli esseri umani fanno maggiore affidamento, ovvero le risorse naturali.

Battezzato come EDEN Tower il grattacielo concettuale di OXMAN è una sovrapposizione di piani circolari con un nucleo centrale a sostegno. 

Ogni livello avrebbe una topografia differente per accogliere spazi verdi, coltivazioni di ambienti naturali da preservare, alternati a piani chiusi destinati agli esseri umani. 

La programmazione ecologica utilizza l’Intelligenza Artificiale per generare un Layout in base a fattori differenti e sfruttando quella che il team ha chiamato Ottimizzazione Generativa.

Il ruolo dell’IA nell’architettura della Oxman: l’Ottimizzazione generativa 

L”ottimizzazione generativa” applica algoritmi decisionali computazionali a dati specifici del sito per individuare le soluzioni migliori di configurazioni architettoniche in base a diversi fattori quali la luce solare, il vento, la contaminazione, la disponibilità delle risorse, l’habitat, la stabilità dell’ecosistema, la fornitura di servizi ecosistemici specifici come il sequestro del carbonio o la purificazione dell’aria.

Contrariamente al tipico processo top-down della progettazione architettonica e urbana, la piattaforma EDEN di OXMAN offre un approccio di progettazione computazionale bottom-up, in cui vengono stabilite delle policy per guidare il processo di generazione della forma al fine di raggiungere obiettivi di progettazione specifici e misurabili lungo tre assi di impatto ambientale: biodiversità, resilienza e servizi ecosistemici.

Il team ha anche sviluppato una serie di strumenti di “simulazione ambientale rapida” che possono essere sfruttati per determinare quali soluzioni di progettazione produrranno i maggiori impatti ambientali positivi. 

Qui all’interno di quelle che sono state definite “Capsule”, i ricercatori simulano differenti condizioni ecologiche per avere un campione estremamente eterogeneo delle possibili costruzioni future. 

Secondo la Oxman questa progettazione potrebbe essere applicata a tutti i tetti delle città trasformandoli in giardini pensili con funzioni specifiche.

Chi è Neri Oxman

Soprannominata l’Architetto della Natura, Neri Oxman è una designer, inventrice e ricercatrice. Nel 2010 ha fondato The Mediated Matter Group presso il Massachusetts Institute of Technology ( MIT ), che ha aperto la strada al campo dell’ecologia dei materiali, fondendo tecnologia e biologia per realizzare progetti in linea con i principi della sostenibilità ecologica.

Oggi fondatrice del laboratorio OXMAN, i cui spazi sono stati progettati in collaborazione con Foster+Partners, Neri Oxman è anche autrici di oltre 150 opere e pubblicazioni scientifiche incluse in molte collezioni permanenti dei più grandi Musei del mondo.

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