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L’UNDP stamperà case in 3D in Colombia grazie alla tecnologia italiana WASP

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) ha acquistato la stampante per Case in 3D Crane WASP per realizzare abitazioni a prezzi accessibili in Colombia utilizzando unicamente il terreno locale

Case in 3D
credits: WASP

La struttura a nido d’ape della stampa 3D Crane di WASP ha un’area di stampa potenzialmente infinita

Una catena costruttiva libera dai rifiuti, materiali edilizi estratti direttamente dal sito di costruzione e materie prime necessarie che spaziano dalla terra fino addirittura a scarti agricoli. E’ questo il potenziale sostenibile già oggi offerto dalla stampa di case in 3D promosso dalla società tutta italiana WASP. Già famosa per essere l’artefice di Tecla, la casa in 3D in terra cruda progettata da Mario Cucinella, questa tecnologia made in Italy sarà anche la protagonista di un progetto delle Nazioni Unite.

Alloggi a prezzi accessibili stampati in 3D per la Colombia 

credits: WASP

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) ha annunciato l’acquisto di una stampante 3D Crane di WASP per garantire alla Colombia una serie di nuove costruzioni a prezzi accessibili a contrasto della povertà e della disuguaglianza. Ad oggi circa un quarto delle famiglie colombiane si trova ad affrontare un deficit abitativo importante vicino ai 3,7 milioni di unità. Inoltre anche la qualità delle abitazioni risulta un problema grave e difficile da superare. 

L’UNDP sfrutterà la tecnologia italiana per costruire strutture e servizi per le comunità utilizzando solo materiali locali riducendo così i costi, velocizzando i tempi di costruzione e allo stesso tempo, garantendo una riduzione delle emissioni ed un risparmio nelle risorse.

La stampa in 3D made in Italy Crane di WASP

Case in 3D
credits: WASP

La scelta dell’UNDP di utilizzare la stampante 3D Crane di WASP non è casuale: il sistema permette di costruire manufatti architettonici anche di grandi dimensioni con un unico sistema stampante, adattabile anche a terreni particolarmente difficili da punto di vista morfologico. Un altro aspetto fondamentale del sistema è “l’inchiostro” impiegato per la stampa delle case in 3D, ovvero terreno locale a km zero. Il modulo singolo permette di realizzare manufatti autosufficienti integrando eventualmente anche cemento, bio cemento, impasti naturali con un’area di stampa di 8,2 metri di diametro per un’altezza di 3 metri. Ma se unito ad un’altra unità, l’area di stampa diventa praticamente infinita permettendo anche modifiche al progetto in tempo quasi reale. 

Il “cervello” dell’operazione è contenuto in un software che ottimizza il materiale utilizzato posizionandolo esattamente sull’area di stampa senza sprechi né tanto meno errori umani.
Il sistema di WASP ha il potenziale per stampare case in 3D al costo di soli 1.000 $ ciascuna, rendendo il progetto altamente conveniente. 

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