Gli ingegneri della Northumbria University e della King Fahd University of Petroleum and Minerals (KFUPM) in Arabia Saudita stanno addestrando l’IA a riconoscere i diversi materiali da costruzione per riciclare i rifiuti edili deviando dalla discarica
Attualmente l’edilizia è sprovvista di un sistema capace di conteggiare nel dettaglio il quantitativo impiegato di materiali potenzialmente riciclabili
Il problema dei rifiuti edili accomuna gran parte delle discariche di tutto il mondo. Il settore delle costruzioni è responsabile del consumo di circa il 40% di materie prime come sabbia, ghiaia, pietre e legno, ma paradossalmente il 20% di queste, una volta terminato il ciclo di vita, finisce in discarica. Una ricerca congiunta della Northumbria University e della King Fahd University of Petroleum and Minerals (KFUPM) in Arabia Saudita sta sviluppando un approccio basato sull’Intelligenza Artificiale per quantificare e finalmente riciclare i rifiuti edili.
Manca una rilevazione in tempo reale
Il settore delle costruzioni non dispone attualmente di uno strumento affidabile in grado di quantificare l’utilizzo di ciascun tipo di materiale. Lo strumento che più si avvicina sono le stime fornite dai sistemi BIM che, tuttavia, non forniscono un conteggio preciso.
Questa mancanza di informazioni in tempo reale impedisce di riciclare i rifiuti edili inserendoli in un processo di economia circolare adeguato.
La ricerca condotta dal dottor Pablo Martinez Rodriguez, del Dipartimento di architettura e ambiente costruito della Northumbria, e dal co-ricercatore dottor Osama Mohsen del KFUPM, si pone l’obiettivo di sviluppare un modello di IA in grado di identificare e quantificare i rifiuti di una gamma di materiali da costruzione, come legno e plastica, che potrebbero essere deviati dalla discarica, inserendoli invece in percorsi di riciclo.
“La maggior parte dei cantieri analizza i rifiuti attraverso tecniche di modellazione, piuttosto che misurare ciò che viene effettivamente gettato via. Abbiamo bisogno di un modo flessibile per elaborare i dati più rapidamente di quanto facciamo attualmente e, utilizzando l’intelligenza artificiale, possiamo installare sistemi di sensori visivi che monitorano i cantieri e ricavano con precisione la quantità di rifiuti effettivamente prodotta”, sottolinea il Dr. Rodriguez.
Attraverso un sistema visivo di registrazione dei rifiuti generati e collocati nei punti di raccolta del cantiere, l’Intelligenza Artificiale è stata addestrata per riconoscere e identificare i materiali da riciclare.
Ricerca sul campo per testare il sistema
Grazie ad una sovvenzione del l’International Center for Connected Construction i ricercatori stanno testando il sistema in diversi cantieri, scuole e uffici del Regno Unito e dell’Arabia Saudita. Una volta raccolti i dati sarà possibile stimare il volume di ciascun materiale dismesso, riciclare i rifiuti edili e valutare anche le pratiche edilizie rispetto ai requisiti normativi,
Non si tratta del primo tentativo di inserire l’Intelligenza Artificiale e la robotica in un processo di economia circolare per l’edilizia, obiettivo comune per aumentare significativamente il riciclo dei rifiuti edili, diminuendo l’uso di materie prime vergini.