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L’erba sintetica con stoccaggio d’acqua contro le isole di calore

Arriva dall’Olanda una soluzione alle isole di calore ed al problema dell'impermeabilizzazione del suolo grazie ad un pacchetto di erba sintetica con stoccaggio d’acqua incorporato. L’effetto evaporativo riduce le temperature portandole al pari dell’erba naturale

stoccaggio d’acqua
credits:AdobeStock Di THINK b

Nell’estate del 2022 le morti per caldo estremo hanno superato i 70mila decessi 

Abbattere la temperatura urbana sfruttando tappeti d’erba sintetica. Potrebbe apparire impossibile eppure è quanto sono riusciti a fare i ricercatori del KWR Water Research Institute incorporando uno strato per lo stoccaggio d’acqua. L’impiego delle superfici in erba artificiale è aumentato negli ultimi anni, con l’aumento delle richieste da parte dei cittadini di spazi per praticare sport all’aria aperta. La comodità di manutenzione di questa superficie rispetto ad un tappeto erboso naturale ne ha favorito la diffusione, creando però allo stesso tempo un ulteriore elemento di impermeabilizzazione del suolo cittadino già soggetto a fenomeni di allagamento e surriscaldamento. Ma la ricerca del team olandese promette di cambiare le cose.

Addio isole di calore grazie al sistema evaporativo 

Il sistema messo a punto dalla dottoressa Marjolein van Huijgevoort, idrologa presso il KWR Water Research Institute prevede l’unione di uno strato di stoccaggio dell’acqua piovana sotto allo strato d’erba sintetica, divisi da un materassino antiurto. Il tappeto erboso contiene una serie di cilindri che cattura e trasportano l’acqua meteorica fino alla camera di stoccaggio sottostante. Qui l’acqua evapora solo quando le condizioni climatiche esterne richiedono sono sufficientemente calde e, di conseguenza c’è una maggiore richiesta di raffrescamento. 

Secondo le stime dei ricercatori, un manto erboso artificiale convenzionale può raggiungere anche temperature superficiali di 70°C nelle giornate estive più calde. Il “pacchetto” di verde sintetico messo a punto dal team contribuirebbe perciò a ridurre drasticamente le temperature. 

In un esperimento condotto nella città di Amsterdam, il gruppo ha scoperto che sostituendo al più convenzionale sistema il pacchetto in erba sintetica auto-raffrescante, è possibile ridurre le temperature superficiali raggiungendo i 37°C, solo 1,7°C in più rispetto all’erba naturale. Allo stesso modo, anche l’aria soprastante i campi in erba sintetica risultava più fresca, scongiurando le isole di calore. 

Grazie alla gestione circolare dell’acqua in loco, sotto il campo, si ottiene un notevole effetto di raffreddamento evaporativo”, ha sottolineato la dottoressa Marjolein van Huijgevoort

Stoccaggio d’acqua pari all’erba naturale

Il manto erboso rinfrescante combina i vantaggi dell’erba naturale con lo stoccaggio d’acqua dei bacini di ritenzione idrica. Una soluzione che permette anche di ridurre i fenomeni di allagamento urbano. Nei periodi di maggiore siccità è possibile aggiungere acqua al sistema di stoccaggio innaffiandolo al pari dell’erba naturale. 

Ovviamente i costi di installazione raddoppiano rispetto alla più tradizionale erba naturale per questo la ricerca ricorda che saranno necessari ulteriori indagini per comprendere il reale rapporto costi-benefici. La ricerca è stata pubblicata su Frontiers in Sustainable Cities.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.