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Doppio Cappotto termico, la soluzione ANIT per intervenire sull’esistente

Tra le possibilità offerte dal mercato per migliorare l’isolamento dei nostri immobili esiste anche l’opzione “cappotto su cappotto termico”. Da ANIT un manuale dettagliato per utilizzare questa interessante soluzione

Doppio Cappotto termico, la soluzione ANIT per intervenire sull’esistente
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Entro il 2050 il parco immobiliare dell’UE dovrà garantire le emissioni zero. Lo strumento normativo con il quale gli Stati Membri devono confrontarsi per raggiungere tale obiettivo è la Direttiva EPBD IV. Nonostante l’ammorbidimento rispetto alla versione iniziale, la norma Ue sulle Prestazioni Energetiche degli edifici rimane un testo ambizioso che coinvolgerà nell’efficientamento numerosi edifici, molti dei quali probabilmente già oggetto di ristrutturazioni, ma non sufficientemente performanti. Anticipando le necessità future, ANIT ha messo a disposizione un nuovo Manuale “Cappotto su cappotto”  dedicato proprio al tema dell’aumento dell’isolamento tramite un doppio cappotto termico da apporre sull’esistente. 

Perchè installare un doppio cappotto termico

Molti interventi di isolamento con cappotto termico effettuati negli ultimi anni richiedono non solo interventi di manutenzione, ma anche un potenziamento della loro resistenza termica per adeguarsi ai requisiti futuri più stringenti. Il Manuale Cappotto su cappotto messo a disposizione da ANIT e realizzato grazie al supporto di Mapei, prova a rispondere alle nuove esigenze degli edifici a emissioni zero.

Ricordiamo che la Direttiva Case Green impone agli Stati Membri un calo del consumo medio di energia primaria in kWh/(m2anno) dell’intero parco immobiliare residenziale durante il periodo 2020-2050 pari a:

  • diminuzione di almeno il 16% entro il 2030;
  • diminuzione di almeno il 20-22 % entro il 2035.

L’aumento della coibentazione tramite il cappotto termico diventa perciò una delle armi più importanti delle riqualificazioni. 

Ma come gestire il raddoppio del cappotto?
In realtà questa possibilità è espressa dalla stessa norma UNI TR 11715, il punti di riferimento per gli isolanti termici per l’edilizia ed i sistemi ETICS (External Thermal Insulation Composite System).

Norma UNI e raddoppio del Cappotto

Come sottolineato nel Manuale ANIT, la norma UNI sui cappotti affronta nello specifico anche il tema del raddoppio, dando poche ma precise indicazioni. 

  • Specifica la necessità di una attenta programmazione dei lavori.  
  • Indica la necessità di una tassellatura oltre all’incollaggio in tutti i casi, indicando la modalità della tassellatura stessa in base alla rimozione o alla conservazione dello strato di finitura del vecchio cappotto. 
  • Prescrive un’attenta valutazione delle condizioni del cappotto esistente. La valutazione è finalizzata ad eseguire una perizia, redatta da tecnico di terza parte, che permetta di valutare la possibilità di eseguire il raddoppio. 
  • Specifica le informazioni da raccogliere per la progettazione del sistema ETICS supplementare, ossia:
    • caratteristiche fisiche dell’edificio (spessore degli strati, punto di rugiada, ponti termici)
    • isolamento acustico
    • antincendio (secondo le norme nazionali)
    • elementi di montaggio a taglio termico per carichi esterni
    • tipo del nuovo sistema ETICS
    • fissaggio del nuovo sistema ETICS.

Un altro punto da non sottovalutare quando si decide di installare un cappotto termico o di raddoppiarlo è poi la Marcatura CE, riscritta proprio nei giorni scorsi con la revisione del Regolamento n. 2024/3110 sui prodotti da costruzione. Purtroppo, ad oggi per i Sistemi a Cappotto non è presente una norma armonizzata di prodotto per la marcatura, il percorso da seguire è invece su base volontaria attraverso la Valutazione Tecnica Europea ETA.

Da sottolineare che il raddoppio del cappotto non rientra nell’ambito di applicazione dell’ETA, pertanto gli interventi di raddoppio non possono avere la marcatura CE, pur essendo realizzati conformemente alla regola dell’arte e secondo le indicazioni del documento stesso.  

Tuttavia è possibile certificare i singoli componenti, ottenendo così una garanzia maggiore sulle performance e sulla durata dei prodotti.

Come progettare un doppio cappotto

Il Manuale ANIT entra poi nel dettaglio delle indagini preliminari finalizzata all’installazione del doppio cappotto termico fornendo le istruzioni da seguire passo per passo e suddivise in:

  • analisi del cappotto esistente e degli elementi che lo compongono;
  • progettazione del nuovo cappotto con calcolo termico e valutazioni fisiche;
  • modalità di posa e tecnologie esistenti a seconda dello stato del cappotto termico preesistente. 

Puoi scaricare qui il Manuale ANIT Doppio Cappotto

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.