Uno studio dell’EPFL ha individuato i ceppi batterici che meglio si prestano alla produzione di biocemento grazie ad un contenuto naturale estremamente elevato di calcio

Il concetto di economia circolare è ben più ampio di quanto si possa immaginare, lo dimostra un recente studio condotto da un professore dell’EPFL che è riuscito a produrre un Biocemento estremamente versatile, utilizzando i batteri ambientali presenti nei campi dove pascolano i bovini. Una soluzione che contribuirebbe a ridurre notevolmente il peso ambientale della produzione del cemento, tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2 attribuite al settore e dei relativi consumi energetici.
Come produrre biocemento dai batteri
Il segreto della ricetta è contenuto nel terreno di pascolo dei bovini da latte. Nella ricerca congiunta tra il professore Dimitrios Terzis, ricercatore dell’EPFL, e l’University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland, sono stati analizzati ben 50 ceppi batterici provenienti dai terreni agricoli del Canton Ticino impiegati per il pascolo dei bovini.
Servendosi della sua start-up Medusoil, il professor Terzis ha scoperto che questi batteri ben si prestano alla produzione di biocemento, grazie ad un contenuto estremamente elevato di calcio.
La biocementazione infatti, si basa sulla stimolazione di un processo naturale: la secrezione da parte di microrganismi di un enzima che innesca la formazione di carbonato, che poi si lega al calcio ampiamente presente nel terreno per formare calcite, un cemento naturale.
Grazie allo studio è stato possibile identificare quali ceppi batterici producono questo enzima e possono essere fermentati per produrre il Biocemento.
Una volta scelta la coltura adatta, questa è stata inoculata in una colonna di sabbia alta 1,5 metri. Dopo sole 24 ore la colonna è diventata sufficientemente resistente per sostenere il suo stesso peso, prestandosi ad una varietà di utilizzi in varie applicazioni, dall’edilizia alla geotecnica.
Prodotti 400mila litri di Biocemento l’anno
La stessa start-up Medusoli fornisce ormai da 7 anni leganti organici il cui impatto di carbonio è inferiore del 55% rispetto a quello del cemento standard.
La nuova scoperta consente di estendere ulteriormente le applicazioni del Biocemento che, essendo riciclabile all’infinito, aumenta significativamente l’economia circolare del materiale.
Ogni anno la società produce circa 400mila litri di biocemento, sufficienti ad esempio, “a stabilizzare 5 km di sponde fluviali contro l’erosione”, sottolinea Vincent Laurençon, responsabile della produzione di Medusoil.
la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports.