Nel cuore del deserto degli Emirati Arabi, a soli 17km dal centro di Abu Dhabi, alcune delle più elevate menti del pianeta possono considerarsi i primi residenti della città del futuro.
Masdar City, che in arabo significa città sorgente, è infatti la realizzazione concreta di un sogno: la prima città a zero emissioni.
Non è un caso che sia proprio un colosso dell’esportazione petrolifera a dar vita a questa utopia: voluta dalla Masdar Iniziative, società di proprietà di un famoso sceicco arabo, la nuova città di fondazione“carbon-neutral” potrebbe divenire il primo modello esportabile di centro urbano completamente autonomo ed indipendente dai combustibili fossili, in un momento storico in cui sembra avvicinarsi a grande velocità il collasso dei tradizionali sistemi di approvvigionamento energetico.
Il progetto è stato redatto dallo studio londinese Foster&Partners, si estenderà per un’area di 6Kmq e sarà pronta ad ospitare 50.000 persone tra residenti ed imprese commerciale.
L’impianto urbanistico di Masdar city si dispone sul territorio secondo un asse planimetrico nord-est sud-ovest in grado di mitigare il vento caldo del giorno (si raggiungono fino a 50°) con la fresca brezza notturna. Gli edifici trovano ispirazione nella tradizione araba con cunicoli stretti, schermature solari, oasi verdi e torri del vento in grado di canalizzare l’aria fino al piano stradale.
La realizzazione di quello che fino a poco tempo fa era considerato utopia, ha avuto inizio nel 2007 attraverso la costruzione di una centrale fotovoltaica da 40 megawatt, pronta a produrre energia senza emissione di CO2 per un team di scienziati, ricercatori, studenti ed architetti unico al mondo, in grado di elaborare soluzioni per il futuro delle tecnologie delle fonti rinnovabili e delle energie alternative. La città al completo vedrà la luce verso il 2020. Attualmente sono già stati realizzati 6 edifici, i laboratori del nuovo Masdar Institute e dei più importanti centri di formazione e ricerca provenienti da tutto il mondo, tra i quali spicca il famoso MIT di Boston.
Per garantire emissioni pari a zero, Masdar sarà circondata da alti bastioni, all’interno dei quali le automobili tradizionali non potranno accedere. Il trasporto avverrà grazie ad una ferrovia leggera e un servizio di taxi elettrici denominato Prt (Personal rapid transit), concepito dalla mente dell’ingegnere italiano Luca Guala. Si tratta di una serie di veicoli individuali senza conducente e a guida obbligata, in grado di muoversi alla velocità di 40 km orari lungo una pista sotterranea predefinita per 87 fermate, poste nel centro della città e nei punti nevralgici del traffico, come l’aeroporto, la stazione o i centri di ricerca del MIT. Il costo: “Un progetto di Prt costa attorno ai 10-15 milioni per chilometro, come una linea di tram – assicura l’ingegner Guala – a differenza di una linea metropolitana tradizionale che generalmente arriva a costare 70-80 milioni per chilometro”.
Ma le potenzialità del progetto vanno ben oltre la realizzazione dell’agglomerato urbano, definendo l’impronta ecologia dell’uomo del futuro. Ciascun cittadino sarà chiamato in prima persona a contribuire al felice esito del progetto ed alla riduzione dei consumi: ogni abitante avrà a disposizione un quantitativo ben preciso di chilowattore da fonti rinnovabili ed 80 litri d’acqua al giorno. Un sistema a led colorati, posto all’esterno di ogni unità abitativa, permetterà di verificare il rispetto delle quantità pro-capite disponibili o l’eventuale superamento dei limiti consentiti.
A pieno regime, Masdar city avrà un fabbisogno energetico compreso tra i 200 e i 240 MW, interamente ottenuti da impianti con fonti rinnovabili, parchi eolici e piantagioni intensive, rigorosamente dislocati all’esterno della città lungo il perimetro murario.
L’80% dell’energia sarà comunque ricavata dall’apporto solare, che affiancherà la produzione massiccia data dalla centrale fotovoltaica, all’installazione dei pannelli solari su tutte le coperture degli edifici. Nulla andrà sprecato. Il 98% dei rifiuti potrà essere riciclato divenendo compostaggio o biomassa per i termovalorizzatori e la stessa acqua potabile dopo un adeguato trattamento di purificazione e depurazione verrà reimmessa nel sistema.
Masdar city si propone come città verde completamente autosufficiente, un vero laboratorio umano, un work in progress di soluzione tecnologiche per l’energia, per il riciclaggio e la mobilità. La prima promessa della città sostenibile del futuro.