Il Bonus mobili permette di detrarre al 50% le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici
(Rinnovabili.it) – Eseguendo dei lavori di manutenzione straordinaria sulla facciata, senza però influire sull’efficienza termica dell’edificio, si ha diritto anche al Bonus Mobili? Il quesito è stato posto all’Agenzia delle Entrate attraverso il portale Fisco Oggi e prova a chiarire l’eventuale legame tra Bonus Facciate e Bonus Mobili.
Il recupero o restauro della facciata esterna di un edificio, con interventi che di fatto rientrano nella manutenzione straordinaria, se eseguiti in particolari zone centrali urbane (zone A e B o assimilabili) danno diritto ad accedere al Bonus facciate con una detrazione del 90% o del 60% a seconda di quando è stato eseguito l’intervento.
A cosa da diritto il Bonus Mobili
Il Bonus Mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute su un importo massimo che parte dai 10.000 euro per il 2022 e scende a 5.000 per il 2023-2024.
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C’è un legame tra Bonus Facciate e Bonus Mobili?
A questo punto entriamo nel merito del quesito. Come appena ricordato, per accedere al bonus mobili è necessario aver eseguito lavori di ristrutturazione edilizia. Si tratta di tutti gli interventi che rientrano tra quelli elencati nell’art.16 bis del TUIR, agevolabili al 50% con il cd. Bonus Ristrutturazioni. La manutenzione straordinaria della facciata ed il Bonus facciate non ne fanno parte. La risposta è dunque negativa.
Il Bonus mobili si può invece estendere nel caso di lavori per la riduzione del rischio sismico (Sisma bonus) e di interventi agevolabili con il Superbonus.