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Niente Superbonus nella Manovra 2024, Meloni: “La più grande truffa ai danni dello Stato”

Manovra 2024
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Nel complesso dei bonus edilizi, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità”

(Rinnovabili.it) – Al termine del Consiglio dei Ministri svoltosi ieri, 28 agosto, una cosa è chiara in merito alla prossima Manovra 2024: il Superbonus “non s’ha da fare”.

Definito dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni come “la più grande truffa ai danni dello Stato”, il Superbonus non troverà spazio nel testo della prossima Legge di Bilancio 2024.

Tutto ciò non esclude ovviamente la necessità di intervenire con nuovi bonus fiscali per l’edilizia e l’efficientamento, ma il tema resta per il momento ancora avvolto nella nebbia.

Niente Superbonus nella Manovra 2024, la colpa anche delle frodi

Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma“, prosegue la Meloni puntando il dito sui contenuti del Superbonus 110% “scritti malissimo”. Secondo la Premier le colpe sono prima di tutto da imputare alle frodi: “Vi anticipo alcuni numeri: nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità”.

Anche se è bene sottolineare che, in più battute, si è reso chiaro che il più galeotto è senza dubbio il sistema del bonus facciate, scagionando in parte il Superbonus da sempre oggetto di numerosi controlli e che (secondo la Guarda di Finanza) rappresenta solo il 5% delle frodi complessive.

E i crediti incagliati?

Noi dobbiamo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada”, ha affermato Giorgia Meloni con un chiaro riferimento agli “esodati del Superbonus” ed a tutti coloro, cittadini ed imprese, con cassetti fiscali ancora pieni di crediti rimasti senza acquirente.

Al momento tuttavia non sembrano esserci vere e proprie soluzioni rilevanti, ma tanti piccoli correttivi e a poco è servito il pressing del Governo alle Banche nel tentativo di spingere ad una riapertura delle cessioni del credito.

Il risultato è la promessa di Poste Italiane di riaprire all’acquisto dei crediti d’imposta entro i primi di ottobre e l’attesa della Piattaforma ponte di Enel X in programma per settembre.

La Direttiva Case Green avanza

C’è un altro problema che si dovrà affrontare e viene dall’Europa. La revisione della Direttiva “Case Green” imporrà un massiccio intervento di riqualificazione energetica del vetusto patrimonio immobiliare italiano, interventi che senza un adeguato sistema incentivante sarà difficile che molti cittadini riescano ad attuare.

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