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Londra: bloccato (di nuovo) il grattacielo “Tulip” di Foster

Foster-Tulip
Il grattacielo Tulip – credit Foster + Partners

La proposta per il nuovo grattacielo firmato Foster + Partners è stata presentata nel dicembre 2020

(Rinnovabili.it) – Per la seconda volta l’Ispettore per la Pianificazione della City of London ha rinviato l’approvazione per la costruzione di “Tulip”, il nuovo grattacielo ideato da Foster + Partners.

La torre consiste in un vero e proprio “baccello” di osservazione di 12 piani collocato ad oltre 300 metri d’altezza, destinato ad ospitare un hub culturale per la diffusione delle tecnologie high-tech più innovative.

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La struttura è immaginata come un pozzo centrale in cemento armato, sulla cui apice svetta il nucleo panoramico vetrato. Tulip dovrebbe sorgere proprio accanto al grattacielo Gherkin, sempre di Foster, per completare lo spazio pubblico dell’area.

Il rinvio dell’approvazione slitterà all’11 novembre, quando finalmente si saprà se la torre potrà al fine essere costruita.

Sostenibilità

Lo standard da raggiungere sarà il BREEM ‘Outstanding’. Nel pieno rispetto degli obiettivi prefissati dalla città di Londra per il 2050, Tulip punterà all’utilizzo di tecnologie a basso impatto per risparmiare il 42% delle emissioni di CO2. L’economia circolare e l’attenzione al riciclo, permetterà di ridurre gli sprechi ed i rifiuti. Un sistema per la raccolta ed il ricircolo delle acque, aiuterà nell’irrigazione del verde pensile, riducendo così i consumi idrici della metà. Oltre 400 parcheggi per biciclette e relativi servizi, ridurranno la necessità di utilizzare le auto private puntando all’obiettivo car-free.

Fotovoltaico, solare termico, l’ampia piazza pubblica a livello strada, saranno gli elementi caratteristici del progetto.

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