Con 12.000 spettatori, l’Olympics Basketball Stadium, sarà il primo stadio costruito in buona parte in materiale riciclato
Londra ce la sta mettendo tutta per arrivare preparata alle Olimpiadi dell’anno prossimo. In questa corsa un occhio è stato tenuto fisso sui temi del risparmio energetico e della ecocompatibilità.
In questa chiave è stato progettato il nuovo stadio di basket: il London Olympics Basketball Stadium. Una struttura avveniristica costruita in buona parte con materiali riciclati. Un impianto che oltretutto potrà anche essere smontato una volta terminata la manifestazione e potrà essere rimontato in altre parti dell’Inghilterra o magari essere regalato a qualche paese bisognoso.
Come sempre le Olimpiadi, oltre ad essere un momento di incontro internazionale all’insegna dello sport, si trasformano anche in momenti di cementificazione, in cui gli speculatori ne approfittano per costruire opere mastodontiche in aree verdi che poi vengono sottoutilizzate dai residenti. Ne sa qualcosa Pechino che durante le ultime Olimpiadi ha costruito opere faraoniche che ora non sono sfruttate al meglio. Con questa nuova concezione di stadi a basso costo e smontabili questi problemi vengono risolti. Il London Olympics Basketball Stadium infatti troverà probabilmente una nuova casa in qualche città della Scozia o del Galles.
La struttura potrà ospitare fino a 12.000 spettatori che seguiranno le partite di basket durante i Giochi e ne metterà a disposizione 10.000 nei mesi successivi quando si terranno a Londra le Paraolimpiadi.
Progettato da Sinclair Knight Merz, Wilkinson Eyre e KSS la Basket Arena è stata terminata a giugno di quest’anno. Sono state utilizzate 1.000 tonnellate di acciaio per costituire l’ossatura. Sopra questa intelaiatura è stata invece applicata la sovrastruttura fatta di materiali riciclati. Un edificio, insomma, che rispetto al suo collega, il sontuoso Olympics Aquatic Center costato 500 milioni di sterline, si è tirato addosso certo meno critiche per quanto riguarda gli sprechi.