Il fenomeno delle “laneway housing”, piccole ed essenziali abitazioni unifamiliari dotate di tutti i comfort.
Arriva da Vancouver la soluzione all’alta densità abitativa delle metropoli moderne, troppo spesso associata a costi per metro quadro esorbitanti. Si tratta delle “laneway housing”, letteralmente “case-vicolo” e propongono un nuovo stile abitativo che potrebbe definirsi eco-minimal, ma dotato di tutti i comfort. L’originale idea è nata dopo l’introduzione di un nuovo piano per gli insediamenti immobiliare per la città di Vancouver, scaturito dalla mente dell’ex-sindaco Sam Sullivan. Nacque così l’iniziativa “Eco-density”, destinata a cambiare totalmente la città. L’intenzione iniziale era quella di ridurre l’emissione di anidride carbonica generata dal settore delle costruzioni e di trovare un rimedio, al gravoso problema della richiesta di alloggi nell’interland cittadino, solitamente troppo costosi, troppo piccoli e troppo inquinanti. Nella città di Vancouver, come in moltissime città contemporanee, il tema della densità abitativa è tutt’altro che marginale; dopo il boom degli ultimi dieci anni di costruzioni di grandi condomini o, addirittura, grattacieli, il desiderio di ritrovare una dimensione unifamiliare dell’abitare, poteva trovare uno sbocco solo nelle periferie. Così è nato il concetto di “laneway housing”, abitazioni unifamiliari di ridotte dimensioni, ma con grande valore in termini di sostenibilità economica ed ambientale. Dalla semplice proposta di Sullivan, si passò poi ad un vero e proprio quadro normativo, che regolasse questa speciale categoria di alloggi, in termini di altezze, superfici e materiali impiegati.
La particolarità più interessante delle “laneway housing”, che ne determina il nome stesso, è la loro collocazione nel tessuto cittadino, costruite in spazi nascosti e residuali di quartieri molto ambiti, ma troppo costosi per la maggior parte dei cittadini. Così queste abitazioni sono versioni in miniatura di vere e proprie abitazioni unifamiliari, costruite essenzialmente nello spazio occupato da un garage per due posti auto. Ma il valore delle “laneway housing” deriva dalle elevate qualità costruttive e di efficienza energetica.
La progettazione parte da una base semplicissima: più piccolo è l’alloggio e minore sarà la richiesta energetica necessaria per coprire i suoi consumi, ovviamente nel rispetto della vivibilità dell’alloggio. L’involucro è formato da pannelli coibentati e moduli prefabbricati, che velocizzano i tempi di costruzione, mantendo comunque alto il livello di efficienza. Dotata di tutti comfort, le “laneway housing” sono dotate di tripli vetri, pannelli solari, addirittura turbine micro-eoliche ed un sistema di raccolta delle acque piovane, al fine di rendere queste case sempre più sostenibili. Attualmente è in corso un progetto che prevederà la realizzazione delle prime “laneway housing” ad energia zero, in grado cioè di coprire interamente il loro fabbisogno energetico.