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Legge di Bilancio 2024: prorogate misure sul caro materiali, non c’è spazio per i Bonus

Legge di Bilancio 2024
Foto di ludex2014 da Pixabay

Per finanziare il Superbonus si aggiungono 15 miliardi nel DL Anticipi

(Rinnovabili.it) – “Niente nuove buone nuove”, ma il famoso detto mal si addice all’ultima bozza sul disegno di Legge di Bilancio 2024, per quanto concerne le detrazioni fiscali per le riqualificazioni edilizie. Il testo in circolazione in queste ultime ore sposa le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti al termine della conferenza stampa di presentazione della Manovra e mette un punto sul Superbonus. Senza ulteriori cambiamenti la detrazione fiscale resterà in vigore fino a dicembre 2023 per villette e condomini rispettivamente al 90% ed al 110%, mentre a partire dal 2024 si assisterà al decalage dell’aliquota solo per i condomini, fino alla completa sparizione del bonus nel 2026. Ma il ddl sulla Manovra 2024 contiene anche importanti conferme per il settore delle costruzioni, vediamo quali.

Proroga interventi per il caro materiali e 300 mln in più

Prima fra tutti a trovare spazio nella bozza delle futura Legge di Bilancio 2024 è la proroga alle norme previste dal Dl Aiuti e destinate a coprire l’incremento dei prezzi nei cantieri dovuto al caro materiali. Il tema è contenuto nell’art.58 del ddl bilancio ed estende fino al 31 dicembre 2024 le disposizioni indicate dal Decreto Aiuti 50/2022.

Un intervento ritenuto essenziale dall’intero comparto delle costruzioni, sotto scacco da tempo dell’incremento nei prezzi dei materiali riferito ad appalti di lavori in corso. Verrà dunque rifinanziato il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche con 200 milioni in più per il 2024 e 100 milioni di euro in più per il 2025.

Mutui prima casa under 36

Se non ci saranno modifiche dell’ultimo minuto, la Legge di Bilancio 2024 confermerà per gli under 36 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, estendendo al 31 dicembre 2024, il termine di scadenza per l’ottenimento di mutui agevolati. Al Fondo di garanzia per la prima casa, che aumenta di altri 282 mln di euro, potranno accedere oltre agli under 36, anche i genitori single, le coppie giovani e i conduttori di alloggi IACP.

Stop al Superbonus e normalizzazione delle altre detrazioni edilizie

Come accennato all’inizio, sul fronte delle detrazioni fiscali per l’edilizia non ci sono novità. A parte lo stanziamento extra di 15 miliardi di euro per il 2023 inserito nel decreto Anticipi, i Bonus casa resteranno invariati. Si attende invece l’arrivo di una “riforma generale delle detrazioni” come accennato dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin, in occasione dell’Audizione alla Camera in merito all’impatto ambientale degli incentivi in edilizia. La riforma affronterà “con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti” superando “l’attuale frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive”. Ovvero un probabile Bonus edilizio unico dedicato sia all’efficientamento energetico che agli interventi antisismici, con premialità in base alle prestazioni raggiunte ed aliquote in base al reddito.

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