Rinnovabili

Le infrastrutture green al servizio della città

Dopo un grande lavoro e numerosi anni di ricerca, l’American Society of Landscape Architects, uno degli istituti più autoritari e rappresentativi dei paesaggisti americani, ha finalmente rilasciato un interessantissimo database contenente 479 casi studio che con successo hanno saputo trovare una soluzione ed integrazione  valida, per risolvere molti problemi legati agli edifici, il primo quello della raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana, applicando sistemi di coperture a verde o superfici alternative. Non a caso una delle sfide più importanti che si stanno affrontando oggi, è quella di ridurre l’effetto che l’acqua piovana provoca sui nostri centri urbani che, con le loro colate di cemento, non riescono a prevenire gli inevitabili e pericolosi allagamenti, favorendo inoltre uno spreco incredibile di risorse. Con questa raccolta l’ASLA, ha cercato di dar voce a quelle tecniche di progettazione infrastrutturale che troppo spesso vengono trascurate, ma che a tutti gli effetti, sarebbero in grado di sostituire i sistemi più tradizionali.

Tra le conclusioni alle quali è giunta l’ASLA attraverso i casi studio analizzati, la più importante è sicuramente legata ai benefici economici rilevati nell’applicazione delle tecniche verdi. Con un investimento iniziale ridotto (per la realizzazione dei sistemi a verde) i benefici riscontrati sono stati molteplici: riciclo delle acque piovane con un minore costo relativo alla richiesta di questa risorsa, un dispendio di energia inferiore ed una notevole riduzione della manutenzione legata alle aree urbane limitrofe agli edifici in esame. Tra i casi analizzati, molto spesso le applicazioni a verde si accompagnano ad impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; fotovoltaico e solare termico occupano i primi posti, ma non mancano le applicazioni di microeolico e sistemi geotermici. Un caso studio per la massiccia applicazione delle tecniche illustrate dall’ASLA, è sicuramente rappresentato dalla città di Philadelphia. Nell’ambito di un progetto formale per soddisfare le esigenze del piano Clean Water Act, approvato dall’EPA federale nel giugno di quest’anno, la città ha recentemente accettato di trasformare almeno un terzo delle aree impermeabili in “ettari green”, spazi ad uso delle infrastrutture verdi che trasformeranno terreni impermeabili in zone di deflusso per infiltrazione, tentando di porre rimedio al problema degli allagamenti, piuttosto frequenti in questa città.

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