Rinnovabili

Le case del futuro secondo l’Allegato K

Realizzare nuove forme dell’abitare, più sostenibili dal punto di vista dei consumi energetici e dei costi grazie a nuove tecniche di progettazione, che includono anche l’utilizzo di scarti tessili come isolanti, con il doppio risultato di diminuire anche i conferimenti in discarica di materiali riciclabili: è questo il principale obiettivo del nuovo Allegato K al Regolamento Urbanistico del Comune, che insieme all’Allegato J è stato presentato stamani dall’assessore all’Urbanistica Gianni Cenni. Erano presenti anche il  presidente della Commissione consiliare 4 Emanuele Berselli, l’Energy manager del Comune Vittorio Bardazzi, il dirigente del settore Edilizia Riccardo Pecorario e il responsabile della gestione degli impianti di Asm Roberto Meoni. Un nuovo Allegato K perchè la disciplina per la sostenibilità ambientale nell’attività edilizia che detta sostituisce la prima e pionieristica versione realizzata dal Comune di Prato nel 2006 in seguito all’evoluzione della normativa a livello regionale e nazionale, alla luce dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo del pacchetto clima – energia con il cosiddetto ” obiettivo 20–20–20 nel 2020″.

La prima novità è che l’Allegato K sarà esteso agli edifici già esistenti e quindi a ristrutturazioni (interventi di rifacimento delle facciate, dei tetti e degli infissi esterni) con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica per ottenere una riduzione dei consumi energetici che ponga gli immobili in “classe A”, una qualificazione sempre più richiesta nel mercato immobiliare. L’altra novità è la sperimentazione di alta qualità edilizia per la sostenibilità e la riduzione dell’impatto sulle altre risorse naturali e del rischio idraulico: rientrano in quest’ambito il recupero e il riciclo degli scarti della produzione tessile per realizzare pannelli di  coibentazione per gli edifici, con una sorta di “filiera corta” dei rifiuti di questo genere che diventano materiali ecologico a “km 0” per edifici ad energia quasi zero. Qui entra in gioco la collaborazione con Asm, che negli ultimi anni si è impegnata in attività che vanno oltre le ordinarie operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla ricerca di sbocchi per i materiali recuperati, in modo da evitare lo smaltimento in discarica di quantità notevoli di rifiuti e abbassare così le tariffe di smaltimento. Come ha spiegato Meoni, l’azienda si occupa della raccolta, della selezione e dell’igienizzazione degli scarti per farne materia rigenerata: sono già state avviate alcune collaborazioni con l’Unione Industriale Pratese e con alcune aziende locali per valutare le possibili opzioni di impiego dei cascami tessili.  Tra queste appunto l’impiego per la produzione di prodotti isolanti per l’edilizia, sviluppato dalla Manifattura Maiano, che già realizzava imbottiture per materassi. I materiali prodotti a partire dai rifiuti tessili selezionati e trattati da ASM si integrano perfettamente nei criteri di premialità definiti dall’allegato K, che dà infatti l’opportunità di ottenere sconti sugli oneri di urbanizzazione secondaria pari al 20% o incrementi volumetrici dal 5% per gli immobili fino a 500 metri quadrati e dell’1% oltre queste dimensioni alle imprese e ai committenti che scelgono di andare oltre i requisiti minimi imposti dalla legge quanto ad efficienza energetica.

 

«Si detta una disciplina più organica ed efficace della sostenibilità dell’edilizia, – ha detto l’assessore Cenni – prevedendo il risparmio energetico anche per gli edifici esistenti, che possono abbattere i costi di gestione delle case fino all’80%, ed incentivi per la sperimentazione di tecniche ad alta qualità e sostenibilità ambientale e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Noi indichiamo alle imprese del settore quella che speriamo essere la nuova strada per l’edilizia, senza imporre obblighi, ma seguendo comunque gli indirizzi del mercato immobiliare e la sua evoluzione»..

 

Per quanto riguarda l’Allegato J, che disciplina la sicurezza degli impianti all’interno degli edifici, si è adeguata la precedente normativa agli ultimi aggiornamenti di legge. Particolare attenzione è stata dedicata ai rapporti con lo Sportello Unico per l’Edilizia e le Attività produttive: con il nuovo allegato J si è provveduto a riordinare la disciplina in materia di sicurezza degli impianti ed a chiarire e semplificare le nuove procedure, spiegando “cosa e quando” deve essere depositato in Comune presso lo Sportello per l’edilizia e le attività produttive, fornendo quindi una guida chiara al cittadino, all’installatore e al professionista sugli adempimenti richiesti dalla complessa normativa in materia.

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